L’angolo della cazzimma. Il Satrapo e la Zarina. Si erano tanto odiati, ora amici per convenienza…

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Dalle nostre parti si direbbe che si “schifano cordialmente”. Mauro Bertini, al secolo il Satrapo, e Stefania Fanelli, la zarina della sinistra cittadina. I due oggi fanno “comunella” sul referendum costituzionale e, da qualche tempo, hanno sottoscritto una sorta di tregua armata. Non si sono mai amati, il Satrapo e la Zarina, e memorabili sono gli epiteti e le frecciate che i due si sono rivolti a distanza. Se ne sono detti di cotte e di crude, mai nascondendo la loro reciproca disistima.

Oggi fanno comunella soprattutto per due motivi: l’isolato, collerico e ripetitivo Bertini non avrà sponde in futuro da altri partiti: né dal Pd né da altri partiti di sinistra né tanto meno da movimenti civici. Cerca dunque di rimanere ancora un po’ a galla nel caso, piuttosto remoto, che si andasse a votare nella prossima primavera. La Fanelli, zarina tutto fare della sinistra, sempre pronta a rivendicare battaglie e lotte (anche quelle non sue), vuole fare a tutti i costi il candidato sindaco, non contenta insomma delle ultime, cocenti batoste elettorali, ivi compresa quella delle primarie del centrosinistra.

Stanno insieme per convenienza, ma entrambi sanno che quando si arriverà al dunque non potranno contare sull’appoggio dell’altro. Bertini non farà mai un passo indietro e men che mai per fare posto alla Fanelli; la Fanelli, che non ha mai sopportato i modi del Satrapo, non lo sosterrà nel caso in cui si incaponisse per l’ennesima (sarebbe la sesta o settima, ormai si è perso il conto) candidatura. Il popolo di sinistra, sempre più confuso e minoritario, ha di che gioire. I due sono però accomunati da una cosa: amano entrambi gettare fango sul nostro lavoro, con argomentazioni spesso extra professionali, anche se un tempo (non lontano) erano i nostri più grandi estimatori.

Il Satrapo, di recente, si è addirittura lamentato con il commissario straordinario Franca Fico. Nel corso di un incontro, avvenuto qualche settimana fa al Comune, ha avuto da ridire sul fatto che il nostro sito pubblica spesso notizie che altri non hanno. Sarà forse che siamo più capaci? Sarà forse che lavoriamo 24 ore al giorno o che siamo molto radicati sul territorio? Quanto ci rattrista il dover parlare e scrivere di tali bassezze e meschinità.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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