La disfunzione erettile riguarda tutte quelle condizioni in cui un uomo non riesce a raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente a un’attività sessuale soddisfacente.
La disfunzione erettile è un disturbo piuttosto comune, spesso sottostimato, la cui frequenza è in costante ascesa. Pare che colpisca, approssimativamente, il 35% degli uomini di età compresa tra 40 e i 70 anni e il 19% degli uomini sopra i 18 anni.
L’erezione dipende dal flusso sanguigno, che riempie i corpi cavernosi del pene, durante l’eccitazione.
Pertanto la frequenza di questa patologia, aumenta con l’età, essendo correlata a numerose malattie croniche quali ipertensione, diabete, patologie cardiovascolari, sindromi metaboliche, problematiche ormonali, disturbi urologici, patologie psichiatriche ma anche agli effetti collaterali dei più comuni farmaci impiegati per il trattamento delle stesse.
Ma all’origine di queste patologie vi possono essere anche problematiche psicologiche e comunque, spesso sono molti i fattori, sia organici che psicologici, che si associano e si sovrappongono, determinando un disturbo che richiede quasi sempre un approccio integrato, clinico e sessuologico.
Gli uomini che soffrono di questo disturbo possono avere un rapporto di coppia stabile o avere solo relazioni occasionali, avere una relazione eterosessuale o omosessuale.
Ad oggi non vi sono studi scientifici che coinvolgono le coppie omosessuali.
Trovo molto interessante osservare quello che accade nelle coppie eterosessuali stabili il cui partner soffre di disfunzione erettile, indipendentemente dall’origine della stessa.
Talora la salute sessuale della compagna, incide profondamente, in senso negativo o positivo, sull’evoluzione della disfunzione erettile.
Infatti, alcune volte, alla disfunzione erettile del partner si correla una disfunzione sessuale della compagna.
In alcuni casi, sono proprio i problemi sessuali femminili a essere all’origine delle difficoltà maschili. Pertanto, talora la coppia racconta di disturbi del desiderio, vaginismo o mancanza di orgasmo nella donna, preesistenti alla disfunzione del compagno.
Altre volte, invece, accade l’inverso: la disfunzione erettile del partner è all’origine di disturbi sessuali della compagna.
Il disturbo sessuale più frequente della partner di un soggetto con disfunzione erettile è il calo del desiderio.
Tra gli atteggiamenti negativi della donna, vi può essere un’ostilità nei confronti di farmaci per la cura della disfunzione erettile. Infatti la donna può considerare questi farmaci pericolosi, sia perché teme arrechino danno alla salute del compagno, sia perché teme che i farmaci scatenino una stato di ipersessualità che potrebbe generare tradimenti o eccessive richieste di prestazioni sessuali, soprattutto se la disfunzione erettile del partner si associa a un suo scarso desiderio.
Talora la donna ritiene che la disfunzione erettile del compagno sia dovuta alla perdita della sua capacità seduttiva (teme di non piacergli più), questo genera in lei una vera e propria avversione per il farmaco, perché ritiene mascheri la mancanza di desiderio del partner nei propri confronti, aumentando la propria disistima.
Alcune donne vanno incontro a vere e proprie sindromi depressive, ritenendo la disfunzione erettile del partner, un ostacolo per il rapporto di coppia e per il loro equilibrio personale.
Anche lo stato di salute della coppia, le dinamiche interne e i ruoli che ciascuno incarna, contribuiscono, in maniera significativa a scatenare, mantenere, ostacolare o, all’inverso, facilitare una positiva risoluzione di una disfunzione erettile. La maggior parte delle coppie, in questi casi, vive una grande distanza fisica. L’uomo ripiega spesso su se stesso, rifiutando progressivamente tutte le forme di comunicazione.
Molti di loro, pur ritenendo la sessualità ancora importante e pur sentendo ancora un grande bisogno di contatto fisico, non praticano più alcuna forma di comunicazione sessuale (abbracci, petting, giochi erotici).
Invece le loro partner, soffrono più spesso per la mancanza di qualsiasi forma di comunicazione sessuale, piuttosto che per la mancanza di rapporto penetrativo.
Ci sono donne che chiedono consigli al loro medico, per uscir fuori da questa situazione d’impasse, anche all’insaputa del partner.
Altre invece, possono loro stesse, talora involontariamente, contribuire a creare o mantenere uno stato di disfunzione erettile. Da uno studio francese sulla disfunzione erettile, sono emersi tre tipi di atteggiamenti femminili:
La partner ostile: quando la mancata erezione nel compagno, determina rabbia, atteggiamento ostile, rimprovero e rifiuto di ogni forma di comunicazione sessuale.
La partner passiva: quando la donna si scoraggia e diventa passiva, rinunciando completamente a mantenere viva la sessualità propria e della coppia, evitando sia di stimolare il partner, sia qualunque forma di sessualità propria (autoerotismo) sia di parlare dell’argomento. In questo caso, entrambi i partner tenderanno a rinchiudersi in una silenziosa sofferenza, elaborando il lutto della loro sessualità perduta.
Su quest’atteggiamento incide molto la cultura, l’educazione ricevuta e il ruolo assunto dai partner nella coppia.
Se la coppia è improntata sul ruolo del maschio dominante, all’insorgere della difficoltà sessuale maschile, la donna continuerà a mantenere un ruolo passivo e avrà difficoltà a prendere qualunque tipo d’iniziativa, che richiederebbe di superare tabù e inibizioni.
La partner positiva: di fronte a un uomo che adotta un atteggiamento adeguato, cercando di esprimere la sessualità anche in altri modi, la partner, in genere è più rassicurante, mostra un atteggiamento più attivo, anche a livello sessuale, e non ha problemi nel sollevare la questione con lui per trovare soluzioni soddisfacenti. In questo caso il rapporto in genere non si deteriora e rimane un dialogo costruttivo nella coppia.
Un uomo con difficoltà erettili non ha perso solo l’erezione. Ha bisogno di recuperare il senso della sua identità sessuale e di ritrovare la complicità nella coppia. Il ruolo della partner è essenziale per questo.
Se nella coppia vi sono vecchi conflitti, ostilità, mancanza di dialogo e isolamento dei partner, la disfunzione erettile rappresenta solo uno dei problemi della coppia e non è quella che va affrontata per prima.
La relazione di coppia è lo spazio dove sorgono i sintomi sessuali, ma è anche lo spazio ideale per dove trovare una soluzione. Pertanto è essenziale che, accanto a un graduale recupero della funzionalità sessuale, si crei lo spazio per una nuova complicità di coppia.
Maria Rossetti, ginecologa e sessuologa
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