Il caso De Biase continua a tenere banco negli ambienti comunali. Il dirigente, sospeso dal servizio lo scorso settembre perché rinviato a giudizio nell’ambito di un’inchiesta sul voto di scambio alle regionali del 2015, ha scritto una lettera alla stampa (l’abbiamo pubblicata qualche settimana fa) e ai consiglieri comunali per “denunciare – dice – la grave ingiustizia di cui è vittima”. De Biase ritiene, inoltre, che vi sia stata una disparità di trattamento tra lui e altri dipendenti, pur rinviati a giudizio. Non cita direttamente la persone, ma tra le righe della sua missiva emerge chiaro anche il riferimento al caso del capitano De Luca, a capo della municipale seppur rinviata a giudizio in un processo sul comune di Arzano.

Sulla vicenda De Biase abbiamo interpellato l’assessore al Personale Paolo Castrese D’Alterio: “Non ho mai ricevuto alcuna documentazione sulla questione sollevata da De Biase – spiega l’assessore al ramo – Ho appreso della sua situazione solo in via informale, attraverso gli articoli di stampa. Il dirigente mi faccia pervenire le sue considerazioni e le vaglieremo attentamente. Quanto al caso De Luca, non ritengo via sia alcun nesso: il capitano è a giudizio per fatti che sarebbero avvenuti in un altro ente. Ritengo che il caso di De Biase sia più delicato”.

Per D’Alterio, dunque, i fatti non sarebbero paragonabili, ovvero un rinvio a giudizio incassato a Marano e ad Arzano non hanno lo stesso peso. L’assessore dice inoltre di non aver mai ricevuto alcuna documentazione. De Biase ha invece spiegato a più riprese di aver compulsato ufficialmente l’amministrazione in carica.

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