Ma dove si avviano questi soloni della politica locale, quelli che vorrebbero pure candidarsi a sindaco, che ieri – dopo la pubblicazione del decreto emanato dal ministero dell’Interno (quello sui comuni chiamati al voto a giugno) – se ne andavano in giro a raccontare o a scrivere sui social che a Marano si vota fra due mesi o poco meno? Ma dove si avviano, se nemmeno sono a conoscenza che i commissari attualmente in carica hanno chiesto una proroga alla prefettura e chi si voterà – salvo sorprese – in autunno, come anticipato a più riprese dal nostro portale? Siamo messi davvero male in questa città, dove i commissari firmano delibere senza leggerne il contenuto, dove i dipendenti comunali sono (nel 25 per cento dei casi) imparentati con esponenti della malavita o famiglie ben oltre l’odore della camorra, dove le forze politiche sono silenti da anni e non hanno il coraggio di denunciare un bel nulla, che si tratti di abusivismo edilizio, commerciale o qualsiasi altra forma di illegalità, dove si perdono soldi ogni giorni per non inimicarsi i parcheggiatori abusivi, dove si tollerano abusi grandi come grattacieli, dove qualche funzionario boicotta persino gli input dati da una commissione straordinaria.
Per chi si fosse distratto, vi ricordiamo alcune cose: il commissariamento ordinario di Marano scade nel giugno del 2018, con la proroga si arriverà a dicembre. In teoria, quindi, si dovrebbe votare nella primavera del 2019, ma la prefettura ha fatto capire – anche ai commissari – che al 90 e forse più per cento si aprirà una finestra in autunno.
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