
Il progetto Albania è partito definitivamente: è arrivato ufficialmente il primo rimpatrio. Si tratta di un clandestino originario del Bangladesh nato nel 1983 e arrivato in Italia nel 2009. Il motivo dell’espulsione risiede nella pericolosità sociale dell’individuo anche perché a suo carico ci sono diversi precedenti, tra cui un grave episodio di violenza domestica. Ricordiamo che alcuni dei reati di cui sono accusati i clandestini, tutti in attesa di espulsione sono: tentato omicidio, violenza sessuale, lesioni aggravate, pornografia minorile, rissa, furto, rapina, atti osceni in prossimità di minori, porto d’armi, detenzione di sostanze stupefacenti, adescamento di minorenni.
La linea dei Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sembra destinata a procedere in modo celere e netto, stando anche al trasferimento di ieri nel CPR di Gjader di un algerino, irregolare sul territorio nazionale, fermato nella giornata del 17 aprile dalla polizia di frontiera aerea di Fiumicino, colto mentre perpetrava l’ennesimo furto all’interno dello scalo aeroportuale italiano. La destinazione del CPR è chiarissima: verrà utilizzato per i soggetti più pericolosi per l’Italia o colti in flagranza di reato