E ora cosa farà l’amministrazione comunale? Ieri il nostro portale ha riportato la notizia del coinvolgimento di una impresa, in realtà un consorzio (Soledil), nell’inchiesta di Giugliano culminata con l’arresto di 25 persone. All’interno della Soledil figura anche la INGEGNO, che possiede il 78% delle quote sociali, amministrata da DI NARDO Raffaele, detto ‘o Nerdaiuol, ritenuto un imprenditore vicino al clan Mallardo, nonché destinatario di prestiti da parte del clan, da restituirsi con interessi.
Il Consorzio Stabile SOL.EDIL, di recente (schema di contratto approvato il 14 gennaio del 2025), ha ottenuto in appalto dal Comune di Marano i lavori di riqualificazione (edilizia residenziale pubblica) del rione Piave, rione Duca d’Aosta e immobili acquisiti al patrimonio comunale e/o confiscati alle mafie per il restyling degli alloggi popolari, per un importo complessivo di € 5.360.442,00 oltre iva. Fondi del Pnrr.
Si attendono, ora, determinazioni da parte dell’Amministrazione Comunale che si trova dinanzi ad un bivio: revocare l’appalto alla Soledil, in autotutela, oppure proseguire fino a quando non saranno emanati eventuali provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria o dalla Prefettura di Napoli. Anche una consigliera di opposizione ha chiesto di fare chiarezza sull’appalto.
Inoltre, dopo una serie di approfondimenti svolti dalla nostra testata è emerso che alla procedura di gara per il restyling degli alloggi popolari ha partecipato anche la società “P. & C. S.R.L.”, la quale, a sua volta, è una consociata del Consorzio Stabile SOL.EDIL e detiene alcune quote sociali. Anche su questo aspetto andrebbe fatta chiarezza perchè il codice degli appalti vigente – da quanto ne sappiamo – lo vieta e anche la giustizia amministrativa ha chiarito che un’impresa consorziata non può partecipare ad una gara nella quale concorra anche il consorzio stabile del quale fa parte, né in forma singola né in forma associata.
“Se il consorzio stabile partecipa in proprio, sussiste per tutte le imprese partecipanti al consorzio e partecipanti alla gara anche in altra forma il conflitto d’interessi che inibisce la partecipazione alla gara”. Questo il principio ribadito dal Tar Emilia Romagna, Bologna, Sez. I, 07/ 11/ 2019, n.851.
Inoltre né SOL.EDIL né P. & C. S.R.L. risulterebbero iscritte (alla data odierna) nella white list della Prefettura di Napoli e la CUC NOLANA, che ha espletato la gara, ha disposto l’aggiudicazione il 21.05.2024 in favore del consorzio SOL.EDIL, in pendenza della richiesta di informazioni antimafia, trasmessa solo il 20.05.2024. Bisognava attendere l’esito della antimafia, cosa non avvenuta. Infine: perché è la CUC NOLANA ad espletare la richiesta antimafia? Non avrebbe dovuto farlo il Comune di Marano, soggetto attuatore del contratto?
Resta il fatto che ancora una volta senza Terranostranews molto probabilmente nessuno avrebbe avuto contezza di questi ulteriori aspetti.
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