«In queste settimane abbiamo sentito parlare di elezioni, mandati, contromandati. Avete mai sentito qualcuno parlare dei problemi della Campania? Avete mai sentito qualcuno partire nel proprio ragionamento da quello che è necessario per non bloccare questo lavoro immenso per i cittadini? Una vergogna». Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo consueto appuntamento con la diretta Facebook del venerdì pomeriggio.
«Sembriamo tornati a prima della Prima Repubblica, quando si riunivano a Roma alcuni cacicchi, i notabili di partito, per distribuirsi le candidature. Un Comune a me, una Regione a te, una Provincia a quell’altro, senza pensare alle due cose da cui deve partire ogni ragionamento: quello che serve ai cittadini e chi è in grado di amministrare. Mica si preoccupano se c’è qualcuno in grado di realizzare le cose anziché parlare delle cose» sostiene il governatore.
«Noi – garantisce De Luca – rimarremo concentrati nei prossimi mesi sui problemi concreti e sulle realizzazioni che stiamo operando in Campania».
TERRA DEI FUOCHI
«La Corte europea dei diritti dell’uomo ha accolto un ricorso presentato nel 2013 da 41 abitanti di Napoli nord e dell’area casertana interessata dallo sversamento di rifiuti che, in maniera totalmente irresponsabile, ha deciso di fare il governo, l’allora Regione Campania, devastando uno dei territori più belli e fertili. L’indagine riguarda quello che è successo prima del 2013, gli elementi di irresponsabilità che si sono manifestati allora. Da allora, da quando ci siamo insediati, avendo ereditato una infrazione europea rivolta all’Italia e alla Campania per milioni di euro, rispetto a cui nessuno aveva fatto niente, abbiamo fatto un lavoro immenso». Così De Luca a proposito della sentenza della Corte di Strasburgo, che ha condannato l’Italia per la vicenda della Terra dei Fuochi.
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