Qualche giorno fa Vincenzo De Luca aveva commentato sarcastico riguardo al caso di Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia: “Era stato comunicato all’Italia che ci sarebbe stata una svolta politica e culturale radicale con un nuovo governo: Dio, patria e famiglia, questo il programma. Ci ritroviamo oggi Dio, patria, famiglia e Beautiful“. Una spernacchiata secondo il suo (poco elegante) stile a cui ora il governatore Pd della Campania ha pensato bene di aggiungere il carico.
“Auguri di buon lavoro al nuovo ministro, e umiltà“, sottolinea riguardo ad Alessandro Giuli, nuovo ministro della Cultura al posto del dimissionario Sangiuliano. “A volte – aggiunge De Luca – quando si gestisce il potere si perde un po’ la testa, si cade in una dimensione di delirio di onnipotenza. Dobbiamo sapere che la gestione del potere è un servizio ai nostri concittadini e richiede anche equilibrio, rispetto fra i diversi ruoli istituzionali e umiltà. In ogni caso auguri di buon lavoro al nuovo ministro”. Parole che sui social in tanti avversari dell’ex sindaco sceriffo di Salerno stanno utilizzando proprio contro di lui, non certo il primo esempio di umiltà che viene in mente quanto si parla di politica e amministratori.
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