Ancora violenze sui sanitari a Foggia: i medici chiedono l’Esercito

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Ancora violenze in ospedale a Foggia. Dopo l’irruzione e l’aggressione in sala operatoria da parte di una ventina di persone in seguito al decesso di una giovane paziente, la scorsa notte un diciottenne ha aggredito tre infermieri con calci e pugni. Nel primo pomeriggio, invece, un uomo con un braccio ingessato si è scagliato contro due infermieri e un vigilante, mentre accompagnava il padre in attesa di essere visitato.

Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli chiede un intervento immediato della Regione Puglia e del governo. ”Mandate l’esercito, mandate chi volete – reclama – ma i medici devono essere protetti, devono lavorare in sicurezza, con serenità, devono uscire di casa senza chiedersi se rientreranno a fine turno. Cosa stiamo aspettando? Se non si riesce a garantire la loro incolumità, meglio chiudere l’ospedale. Non possiamo attendere che succeda, ancora, l’irreparabile”, rimarca.

A sottolineare l’impegno del governo è il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, durante una visita all’ospedale Perrino di Brindisi: “Dobbiamo dichiarare guerra a chi pensa di poter offendere fisicamente le persone che ci guariscono – assicura – è una cosa inaccettabile dal punto di vista etico e morale prima ancora che penale, quindi dobbiamo aumentare gli sforzi”.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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