” La vicenda odierna che, a seguito della caduta di un albero che ha interessato l’intera carreggiata di via Bernini, nei pressi dell’incrocio con via Solimena, ha costretto a riaprire alla viabilità veicolare il tratto pedonale di via Scarlatti, tra piazza Vanvitelli e via Luca Giordano, con notevoli difficoltà visto che la carreggiata è occupata in buona parte dalle strutture collocate da bar e da pizzerie, rappresenta la testimonianza più chiara e evidente della necessità di revocare, anche per problemi di sicurezza pubblica, legati alla possibilità di una celere evacuazione, in caso di calamità naturali, quali i terremoti, il provvedimento di pedonalizzazione di detto tratto di strada in uno all’altro analogo provvedimento, assunto successivamente, per i tratti di via Luca Giordano, tra la stessa via Scarlatti e piazza degli Artisti, restituendoli completamente alla viabilità “. E’ la richiesta formulata, ancora una volta, all’amministrazione comunale partenopea, segnatamente al sindaco Manfredi, da Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero.
” Peraltro la pedonalizzazione di via Scarlatti e strade limitrofe – ricorda Capodanno -, avvenuta nel 1999, un quarto di secolo addietro, quando sindaco di Napoli era Antonio Bassolino, come quella di via Luca Giordano è servita solo a far scomparire numerosi esercizi commerciali storici, sostituiti da decine di pubblici esercizi per la somministrazione di cibi e bevande, che hanno occupato buona parte della carreggiata antistante con strutture quali dehors, gazebo, ombrelloni, tavolini e sedie. I pedoni, per passeggiare devono fare lo slalom tra queste strutture, stando anche attenti alle automobili e ai motocicli che continuano a transitare e a sostare, visto l’assenza ai varchi di elementi, quali i dissuasori a scomparsa, per consentire il passaggio ai soli veicoli autorizzati e anche per la mancanza dei necessari controlli “.
” La pedonalizzazione dei due assi fondamenti per la viabilità del quartiere collinare – puntualizza Capodanno -, che di pedonale non hanno proprio nulla, neppure un decente arredo urbano, lasciando a desiderare anche per quanto riguarda la pavimentazione, che versa da tempo in condizioni precarie con numerose buche e avvallamenti, che causano ogni giorno numerose cadute, in assenza della creazione di parcheggi di destinazione per i non residenti, ha contributo solo a ulteriormente intasare le strade parallele: via Cimarosa, dopo la pedonalizzazione di via Scarlatti e via Doria dopo la pedonalizzazione di via Luca Giordano con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti “.
” Ancora una volta – sottolinea Capodanno – diciamo basta alla chiusura di tratti di strade del Vomero, per pedonalizzazioni o Ztl, senza un progetto complessivo che valuti l’impatto di tali provvedimenti sulla vivibilità ma anche sulla sicurezza dei cittadini. Non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Solo quando il Vomero avrà un sistema efficiente e continuo di trasporto pubblico, che di certo non è quello attuale con una funicolare di Chiaia chiusa da quasi due anni mentre a breve dovrà chiudere anche la funicolare di Montesanto, e con insufficienti, se non inesistenti, linee su gomma di collegamento con gli altri quartieri cittadini, e quando le zone limitrofe saranno dotate di parcheggi d’interscambio o di destinazione, come quello a raso che si attende da oltre 40 anni nell’area sottostante l’uscita della tangenziale in via Cilea, si potrà valutare, coinvolgendo residenti e commercianti, anche attraverso un referendum, la possibilità di realizzare una Ztl che però interessi l’intero territorio del quartiere collinare “.
Sulle questioni sollevate Capodanno richiama l’attenzione degli uffici comunali competenti, con particolare riguardo a quelli che fanno capo all’assessore alla viabilità e traffico, Cosenza, e all’assessore alla legalità, De Iesu.
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