Due i punti su cui potrebbero insistere i pm nella loro richiesta di giudizio immediato: c’è l’evidenza della prova, in relazione alla presunta turbata libertà della gara per l’assegnazione della gestione di rione Terra; ma c’è anche lo status di detenuti (ai domiciliari) di alcuni tra gli indagati per i quali potrebbe essere chiesto il processo. In quest’ottica, la Procura potrebbe chiedere il rito abbreviato oltre che per Oddati e Figliolia, anche per l’imprenditore macina appalti Salvatore Musella e per Salvatore Della Corte. Proprio in queste ore, inoltre, l’ex presidente Enit Giorgio Palmucci ha avanzato richiesta di patteggiamento a un anno e dieci mesi, in relazione al suo ruolo di esponente della commissione aggiudicatrice dell’appalto finito sotto inchiesta. Una richiesta che ha ottenuto il via libera da parte della Procura e che dovrà essere vagliata dal gip che lo scorso gennaio ha emesso le misure cautelari nel corso di una vicenda investigativa nata per fare chiarezza su una complessa procedura amministrativa per il rilancio di rione Terra.
Inchiesta condotta dai pm Stefano Capuano e Immacolata Sica, sotto il coordinamento dei procuratori aggiunti Sergio Amato e Sergio Ferrigno, chiara la ricostruzione offerta dal lavoro della Finanza e della Mobile: ci sarebbe stato un accordo per assegnare al gruppo costituito dall’imprenditore Musella l’appalto per la gestione di rione Terra. In questo scenario, a leggere gli atti, il sindaco avrebbe ottenuto alcune assunzioni di sapore clientelare, mentre all’ex politico del Pd spettava un compito strategico: quello di selezionare un componente autorevole della commissione di gara per favorire l’imprenditore di riferimento. È su questo versante, che l’ex presidente Enit avrebbe accettato di entrare nella commissione sui fatti di Pozzuoli.