Ballottaggio Marano. Morra o Izzo? Chi risolverà i problemi atavici del territorio avrà il nostro plauso. Ecco cosa c’è da fare (subito)

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Che sia Morra o che sia Izzo il futuro sindaco, a noi poco importa. La contesa elettorale che sta per andare in archivia è stata ed è segnata da troppe cose “storte”, troppe cose che non sono piaciute a noi e a tanti altri. Come giornale del territorio, unica, vera voce pluralista del territorio e unica, vera voce di denuncia della città, chiediamo al futuro sindaco poche cose: occorre risolvere gli annosi problemi dell’area Pip e del complesso residenziale del Galeota. E ancora: bisogna mettere ordine nei beni confiscati e nell’altra annosa questione degli impianti idrici. Le ultime cose che vorremmo, per portare Marano ai livelli minimi di vivibilità, attengono alla raccolta differenziata (oggi ai minimi termini) e alla riapertura dello stadio comunale. Il nuovo sindaco, infine, dia fiducia agli elementi validi in seno alla polizia municipale (bisogna insistere sul fronte delle azioni antiabusivismo edilizio e commerciale) e dia vita, per la prima volta, a un serio turn over negli uffici comunali, così come prevedono le leggi vigenti.

Chi farà queste cose, necessarie e attese da 25 anni, avrà il nostro plauso. Altrimenti, così come abbiamo fatto con Visconti, con gli ultimi commissari alla guida del Comune e ancor prima con Liccardo, Cavallo, Perrotta e Bertini, non faremo sconti a nessuno. Questa è la nostra posizione.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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