Superbonus, c’è la norma per salvare gli sconti 2022

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Si apre un nuovo spiraglio per l’acquisto dei 19 miliardi di crediti incagliati delle imprese edili. E intanto si lavora ad una norma d’emergenza per “salvare” tutti i crediti maturati nel 2022 e negli anni precedenti le cui cessioni devono essere comunicate al Fisco entro il 31 marzo prossimo e che rischiano di andare perse.

Le grandi imprese aderenti a Confindustria sarebbero pronte a rilevare parte dei 19 miliardi di crediti vantati dalle aziende edili in modo da far ripartire i cantieri. Non solo. Il governo starebbe esercitando in questi giorni anche una moral suasion sulle Casse di previdenza private che hanno abbondanti spazi fiscali, per invogliarle a rilevare i crediti certificati fermi nei cassetti fiscali delle imprese edili. Una opportunità che potrebbe far gola ad alcune Casse, come quella dei Geometri (CG) e a Inarcassa (ingegneri e architetti) perchè i rispettivi iscritti lavorano nello stesso campo. Ieri intanto è arrivata l’attesa decisione dell’Istat sul calcolo del deficit dello scorso anno, che tiene conto dei nuovi criteri di contabilizzazione dei bonus. L’asticella del disavanzo è salita all’8% dal 5,6% previsto nella Nota di aggiornamento del deficit. Anche i deficit del 2020 e del 2021 sono stati rivisti al rialzo rispettivamente al 9,7% (dal 9,5%) e al 9% (dal 7,2%) per tenere conto dei nuovi criteri Eurostat. Il Pil del 2022, invece, è stato limato al ribasso dal 3,9% al 3,7 per cento.

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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