Prosegue l’odissea di Giuseppe D’Agnese (nella foto), cittadino di Marano affetto da una grave forma di distrofia muscolare, che nei giorni scorsi aveva inscenato una protesta – assieme ai suoi familiari – presso il municipio di Marano. L’uomo, che necessita da anni di costante sostegno, è ciclicamente in difficoltà per la mancanza un operatore di sostegno cui ha diritto per legge. Operatore a carico del Comune.
Da giorni i familiari di D’Agnese segnalano che l’operatore di cui necessita, inviato dal Comune di Marano attraverso una serie di cooperative, non si reca più presso la loro casa. L’ente, attraverso la responsabile dei servizi sociali, la dottoressa Maria Pia Russo, ha preso in carico la situazione e nei giorni scorsi, dopo la protesta, ha contattato una cooperativa. La soluzione era stata trovata, reperendo anche l’operatore che, però, dopo aver incontrato D’Agnese, ha rinunciato al suo incarico non essendo in grado di svolgere determinati e specifici compiti. I servizi sociali, constatata la nuova problematica, hanno inoltrato istanza all’Asl, per verificare se l’azienda sanitaria locale possa fornire un proprio operatore specializzato, mentre il Comune – sempre attraverso le cooperative – si occuperebbe delle mansioni ordinarie. Si attende una risposta dall’organo competente.
Il problema è di ampia portata e non riguarda solo D’Agnese. Da tempo molti Osa e Oss e anche fisioterapisti rinunciano agli incarichi, spesso perché mal retribuiti dalle cooperative, optando per altre strade, come quella dell’inserimento negli ospedali.
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