Marano e la notte da incubo per una famiglia tenuta in ostaggio dai ladri. La città è da tempo piombata nel terrore

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La città è piombata nel terrore. L’ultimo di una serie di inquietanti episodi si è verificato nella notte tra venerdì e sabato in via Torre Dentice, strada di periferia, dove i carabinieri della Compagnia di Marano sono intervenuti in seguito alla segnalazione di una rapina all’interno di un’abitazione.
A farne le spese un 56enne con la propria famiglia, nella cui villetta si sono introdotte quattro persone di nazionalità italiana, con il volto completamente coperto e muniti di guanti con lo scopo di non lasciare impronte digitali.
Particolarmente concitata la dinamica del raid. L’intera famiglia, composta dalla coppia di coniugi e due figli, sarebbe stata rinchiusa in una stanza per consentire alla banda di malviventi il furto di una cassaforte. Tutto ciò sotto la minaccia delle armi e con percosse.
A mettere in fuga i cinque delinquenti, uno dei quali attendeva all’esterno della villetta come palo, l’allarme subito scattato. I malviventi hanno così fatto perdere le proprie tracce a bordo di un’autovettura. Tanta paura all’interno del vicinato dove la notizia del furto ha destato particolarmente scalpore e preoccupazione per come si è sviluppato il raid. A colpire i residenti soprattutto la violenza con cui i ladri si sono accaniti contro la famiglia.
Secondo le testimonianze raccolte sul posto, i carabinieri sarebbero giunti dopo circa mezz’ora dalla richiesta al 112. Se così fosse, significa che la forza effettiva in seno alla Compagnia di Marano – che comprende anche altri comuni di competenza alquanto estesi geograficamente, non riesce più a garantire con celerità gli interventi sul territorio. Ma torniamo alla violenza dei malviventi. E’ stato necessario l’intervento di un’ambulanza del 118 per prestare soccorso al capofamiglia, titolare di un negozio di ferramenta, che sempre secondo le testimonianze della zona, sarebbe stato colpito dal calcio della pistola alla testa mentre il figlio è stato colpito, sempre con l’arma, alla bocca. Le vittime hanno riportato diverse contusioni.
Indagini a tutto campo, da parte dei militari dell’Arma, per ricostruire la dinamica e dare un volto e un nome ai responsabili.
L’episodio rilancia il più generale allarme sull’ondata di microcriminalità che da tempo investe la fascia dei comuni a Nord di Napoli.
Negli ultimi mesi, infatti, Marano è stata teatro di un susseguirsi di furti in casa con diversi episodi di violenza dove rapine, violenza psicologica e danneggiamenti, non possono lasciare indifferente nessuno. A Marano non esiste un piano criminale preciso, però quello che è certo è che in città i reati si susseguono con frequenza.
Negli ultimi tempi non sono mancate rapine a mano armata ai danni di istituti bancari e di attività commerciali. Oppure di furti di auto davanti alle scuole e di cavi elettrici della pubblica illuminazione. Una città chiaramente fuori controllo. I residenti della zona dove si è verificato il furto lamentano la totale carenza di controlli. Le forze dell’ordine, invece, lamentano l’assenza di telecamere comunali.
Di Angelo Covino
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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