Europarlamento e tangenti, si pente Panzeri che coinvolge Tarabella e Cozzolino

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L’ex eurodeputato del Pd prima e di Articolo Uno poi Pierantonio Panzeri si è pentito e ha accettato di collaborare con la giustizia belga nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura federale belga per sospetta frode all’interno del Parlamento Europeo.

Oggi, informa la Procura, si è verificata una «importante evoluzione» nelle indagini. Panzeri, uno dei «protagonisti importanti» del dossier, accompagnato dai suoi avvocati, ha firmato un memorandum con il procuratore federale, in base ad alcuni articoli del codice di procedura penale belga che riguardano i «pentiti».

Panzeri, accusato di «aver partecipato ad una organizzazione criminale in qualità di dirigente, di riciclaggio di denaro e di corruzione pubblica, attiva e passiva», si impegna nel memorandum firmato oggi «ad informare la giustizia e gli inquirenti in particolare sul modus operandi, gli accordi finanziari con Stati terzi, le architetture finanziarie messe in atto, i beneficiari delle strutture messe in atto e i vantaggi proposti, l’implicazione delle persone conosciute e di quelle ancora non conosciute nel dossier, ivi inclusa l’identità delle persone che ammette di aver corrotto».

L’ex eurodeputato in carcere per il Qatargate, avrebbe inoltre confessato alla giustizia belga di aver versato a rate una somma tra i 120mila e i 140mila euro al collega socialista Marc Tarabella.

Panzeri avrebbe anche invitato a verificare la posizione dell’europarlamentare dem Andrea Cozzolino, senza però indicare versamento di denaro.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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