I luoghi del cuore. Lago D’Averno, storia, mito e incanto

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La leggende narra che un giorno Apollo si innamorò di Sibilla, una bellissima fanciulla che possedeva capacità divinatorie. Per conquistarla il dio promise alla giovane che avrebbe esaudito ogni suo desiderio e allora Sibilla prese un pugno di sabbia dalla spiaggia e chiese ad Apollo di lasciarla vivere tanti anni quanti i granelli che aveva raccolto nella sua mano. Fu accontentata e le fu disposto come luogo per poter officiare la sua arte divinatoria Cuma, dove fu amata perdutamente da Apollo. Ma la fanciulla aveva dimenticato di specificare che voleva vivere tanti anni in eterna gioventù e così, invecchiava sempre di più e il suo corpo si consumava. Allora Apollo, per preservarla dall’incuria del tempo la collocò in una gabbietta all’interno dell’antro, finché di lei non rimase che la voce, unica testimonianza fisica della sua presenza che profetizzò ancora a lungo gli eventi futuri.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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