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Ieri mattina, al plesso Mallardo, le mamme degli alunni erano sul piede di guerra a causa di infiltrazione d’acqua in alcune aule. Nonostante le varie segnalazioni fatte nei giorni scorsi dalla scuola all’ufficio tecnico del Comune per infiltrazione d’acqua in alcune aule, e la conseguente decisione di accorpare più classi in un solo ambiente, gli attuali amministratori sono rimasti sordi come loro fare. E solo dopo vari solleciti telefonici avuti tra la scuola e qualche tecnico più sensibile alla salute degli giovani allievi a metà giornata sono arrivati al plesso alcuni operai che hanno liberato le colonne pluviali ostruite da rami di alberi, ostruzione che sembrerebbe la causa delle infiltrazioni d’ acqua. Alla strafottenza c’ è però un limite invalicabile e oggi lo si è raggiunto quando dopo varie segnalazioni della scuola l’ ente comunale è rimasto sordo al grido di pericolo che i giovani alunni correvamo in una situazione di precarietà assoluta per la loro incolumità. Eppure la scuola dovrebbe essere il passaporto di una città ma qui a Marano è il dimenticatoio assoluto di chi ci governa basti pensare che dal 13 settembre giorno di apertura del nuovo anno scolastico l’ ente comunale è latitante su tutte le problematiche strutturali e infrastrutturali che fanno delle scuole della città un desolato degrado al rischio della salute degli alunni.
Il Prefetto Palomba venga a Marano a constatare la triste realtà in cui versano le scuole della città e prenda provvedimenti, nella consapevolezza che Marano non è un manipolo di camorristi ma è abitata da tanta gente perbene, che paga le tasse e che ha sempre preso le distanze dal mal governo e dalla criminalità organizzata. Prefetto Palomba, se ci sei batti un colpo per il ripristino della legalità in una città martoriata negli anni.
Michele Izzo.