MARANO, AZIONE: RIFLESSIONE SULL’AREA PIP

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Egregio Direttore, negli ultimi giorni sono stati pubblicati, in modo sempre puntuale dalla sua testata, articoli inerenti l’area Pip del nostro comune.

A tale proposito, consapevoli delle vicende giudiziarie e giuridiche che insistono in tale area e delle quali siamo fiduciosi in una risoluzione a breve termine da parte delle Istituzioni preposte, reputiamo corretto cogliendo l’occasione che vorrà offrirci attraverso il suo giornale di aprire, con la città, una riflessione in merito alla visione ed all’opportunità che le strutture del Pip e il territorio a ridosso di tale area potranno avere in futuro, nonché il ruolo che esse dovranno giocare per il rilancio economico del nostro intero comune.

Così come più volte è stato evidenziato anche attraverso le sue accurate note giornalistiche, strutture/capannoni del csd Pip appartengono al comune di Marano in virtù di una revoca della concessione che l’Ente cittadino ha applicato in passato alla società Iniziative Industriali per inadempienze contrattuali, ricordiamo tra l’altro che tale revoca fu anche avvallata da una sentenza di un giudice del Tribunale di Napoli nord.

Posto quanto appena detto, qualche settimana la società Eurorottami Spa, operante da anni proprio all’interno dell’area Pip, ha avanzato alla Regione Campania la richiesta di un’autorizzazione per la realizzazione e gestione di un impianto per lo stoccaggio e il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi all’interno del complesso industriale maranese.

Ebbene, alla luce di ciò è doveroso porsi la domanda: QUALE VOCAZIONE VOGLIAMO CHE ABBIA L’INTERO TERRITORIO DOVE SONO UBICATE LE STRUTTURE RICADENTI NEL PIP ED AL TEMPO STESSO QUESTE ULTIME QUALI POTENZIALITÀ LAVORATIVE, DI SVILUPPO E DI INDOTTO POTRANNO AVERE PER L’INTERA CITTÀ DI MARANO?

I Commissari che reggono attualmente l’Ente cittadino dovranno partecipare ad una conferenza dei servizi il prossimo 19 maggio proprio in merito alla richiesta avanzata dalla società Eurorottami ed allora è tempo di scuotere le coscienze ed è bene che si apra una sana discussione che investa tutti, Istituzioni, società civile, professionisti  investitori e le forze politiche locali.
Senza preconcetti si dia, ognuno per propria parte, un contributo di riflessione.

Dal punto di vista del nostro Gruppo locale di Azione è fondamentale che la natura, ovvero la vocazione artigianale e di impresa che è propria del Pip continui a restare tale, divenendo sempre più viva, attiva ed al servizio della comunità maranese finanche giungendo a svilupparsi maggiormente su una direttrice fieristica e/o connessa, in generale, alle opportunità che il comparto Food può dare, in modo che anche il territorio a ridosso di via Migliaccio possa gradualmente e maggiormente svilupparsi sia economicamente che socialmente.

In tale ottica, ancora, non è da sottovalutare l’opportunità che qualsivoglia fruitore di tale polo, anche esterno alla città di Marano, potrebbe avere attraverso l’utilizzo di quegli assi viari extraurbani offerti dalla vicinanza della nostra città con l’imbocco dell’Anas che propone un collegamento da un lato con la città di Napoli attraverso il passaggio per l’area flegrea e dall’altro passando per l’area giuglianese/casertana con un collegamento che giunge fino al confine con la regione Lazio.

In ultimo, inoltre, perché non iniziare a discutere dell’area Pip maranese quale luogo dove sempre più imprenditori hanno voglia di collocare le proprie attività?
Perché non avere il coraggio di affrontare tematiche delicate che investono la sfera del lavoro e dello sviluppo locale?
Da dove iniziare?
Una risposta potrebbe essere quella di ragionare innanzitutto sulla possibilità che anche Marano attraverso proprio l’area del Pip possa rientrare nell’elenco delle zone Zes ( zone economiche speciali ) della Regione Campania, così da liberare quelle energie in termini di vantaggi fiscali utili a qualsiasi azienda che, tra l’altro, ne gioverebbe insediandosi nel territorio maranese.

Concludendo, nella speranza che la presente nota possa finalmente riportare una concreta discussione in città e spostando lo sguardo anche alle prossime elezioni amministrative che toccheranno il comune di Marano, bisogna urgentemente accendere un tale dibattito su questioni che hanno rilevanza massima, proprio perché sin da ora va segnato uno spartiacque tra ciò che è stato e ciò che vogliamo che sia la città.

Per fare la differenza, ricordiamo in primis al nostro Gruppo, che occorre dire da subito quali saranno le scelte politiche che si intendono fare nel territorio e, per tanto, la questione investimenti correlata al lavoro deve essere, oggi, tema principale nel confronto politico, ma soprattutto tema primario nell’agenda della futura e nuova governance maranese.

Nell’attesa di qualsivoglia sana e costruttiva riflessione in merito da parte dei lettori, oggi che è 1° Maggio festa dei lavoratori, dobbiamo riuscire a fare uno sforzo in più affinché si pongano le condizioni, a Marano, per creare maggiori investimenti utili ad avere più lavoro, onesto e ben pagato.

Gruppo Marano di Napoli in Azione.

Marano è più forte di chi la vuole debole

 

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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