Sexcetera. Sesso sicuro, in Italia 140mila infezioni in 30 anni

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Sono stati 140.874 le infezioni sessualmente trasmesse in Italia tra il 1991 e il 2019. Le patologie più frequenti, nel complesso, sono state i condilomi ano- genitali (60.583 casi, 43% del totale), la sifilide latente (11.490 casi, 8,2%) e l’herpes genitale (10.140 casi, 7,2%). Il bilancio arriva dall’Istituto Superiore di Sanità, che ha reso noti i dati raccolti in quasi 30 anni dal Sistema di sorveglianza delle Infezioni sessualmente trasmesse (Ist). Tra i dati emerge che il 68,6% delle persone con infezione a trasmissione sessuale ha effettuato un test anti-Hiv al momento della diagnosi di Ist, scoprendo nell’8% dei casi (7.728) di essere positivi. In particolare, dopo il 2008 si è assistito a un incremento costante della prevalenza di Hiv tra le persone con malattia sessualmente trasmissibile, fino a un massimo dell’11,7% nel 2016.

“Il sistema – spiega l’Iss – non ha una copertura nazionale e quindi non segnala la totalità delle persone con infezione a trasmissione sessuale presenti in Italia, ma assicura stabilità e costanza nell’invio dei dati, permettendo di misurare nel tempo la frequenza relativa e gli andamenti temporali delle singole Ist, nonché di valutare i fattori di rischio associati“. Le infezioni sessualmente trasmesse sono in aumento tra i giovani, soprattutto tra le donne.

Le patologie

Non esiste soltanto l’Hiv ma ci sono tante altre patologie: clamidia, gonorrea, sifilide, condilomi anogenitali e herpes genitale. Malattie il cui trend continua a crescere interessando in particolare i giovanissimi tra i 15 e i 24 anni e le donne. I casi di Chlamydia trachomatis nel 2019 hanno evidenziato un incremento del 33% in particolare nelle donne (+65%) e i giovani tra i 15 e i 24 anni mostrano una prevalenza di casi di infezione quadrupla rispetto agli over 24. Ed è più che raddoppiato, negli ultimi quindici anni, il numero di donne con herpes genitale

E se nell’immaginario comune si pensa siano appannaggio solo di stranieri, prostitute e omosessuali così non è: infatti queste patologie colpiscono tutte le persone sessualmente attive, soprattutto sempre più crescono tra i giovanissimi, in particolare tra le donne. Infezioni subdole che mettono a rischio la loro capacità riproduttiva. A scattare la fotografia delle Infezioni sessualmente trasmesse è l’Istituto superiore di sanità che ha aggiornato i dati dei due sistemi di sorveglianza sentinella attivi in Italia nel 2019.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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