Marano, aule ancora al gelo: la lettera di un genitore ai commissari alla guida del Comune

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In quanto genitore mi sono chiesto se in Italia esiste una normativa che sancisce le condizioni per lo svolgimento dello studio nelle aule di scuola.
L’obbligo della tutela della salute degli studenti e del personale scolastico nelle scuole pubbliche in Italia è sancito dalla Legge 23/1966.
La legge stabilisce alcuni parametri che devono essere rispettati nelle aule: la metratura delle classi, l’area minima per gli edifici scolastici, la luminosità, la rumorosità e non da ultimo la temperatura. La temperatura stabilita per legge dovrebbe essere 20°C +2°C.
Non solo. Anche il Decreto legislativo n.81/2008 indica che la temperatura durante i mesi estivi deve essere compresa tra 24 e 27 °C , mentre per i mesi invernali la temperatura deve variare tra 18 e 22 °C . In tutte e due i casi la tolleranza ammessa è di 1 °C. La differenza tra la temperatura interna dell’ambiente di studio e quella esterna, non dovrebbe essere maggiore di 7°C.
Inoltre della manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici (scuole materne, primarie e medie) è responsabile l’ente comunale. Nel caso specifico, il Comune di Marano non riesce a garantire tali condizioni in alcune scuole del territorio. La mia domanda è : come è possibile richiedere agli alunni e docenti di svolgere lezioni per 6 ore, anche 4 ore  al giorno in aule gelide portando da casa coperte? Ma non si tratta di un’emergenza in questo caso (l’alunno non può raggiungere la scuola per allerta meteo ma può stare a scuola al freddo in aula per 4-6 ore al giorno seduto nel proprio banco)? L’Ente locale, attualmente rappresentato dai Commissari, non dovrebbe prendere un provvedimento in merito alla situazione, visto che è un emergenza come tutte le altre?
Anche con una chiusura nell’attesa che si ripristini il tutto in tempi rapidi. Penso che l’Istituzione Scolastica non può decidere la chiusura, e certamente non è una soluzione far fare assenze ai propri figli. L’unico responsabile che ha creato il problema lo può gestire e risolvere è il Comune che si deve prendere le proprie responsabilità.
Lettera firmata.
Gentile direttore, sono una mamma che ha il figlio alla scuola San rocco di Marano. Ma possibile che le maestre hanno chiesto una copertina, cappelli, giubbini e guanti tagliati alle punte delle dita perché persiste la problematica della  ricarica di gas. Ora ci dicono che si tratta di guasti, ma come si può essere presi in giro continuamente e i nostri figli sempre ammalati?
Lettera firmata
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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