La vittoria del Professore. Il neosindaco Gaetano Manfredi spiegato a parole sue

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Napoli, 5 ottobre– Grande la soddisfazione del neosindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nelle parole rilasciate ieri sera alle 20.30 nella sua prima conferenza stampa dopo la vittoria al primo turno con il 62,90% dei voti: “Grazie a Napoli e ai napoletani. Napoli- ha precisato– ha chiaramente detto che vuole voltare pagina. Non siamo solo la città della pizza e e del mandolino. Siamo una città fatta di competenza, all’altezza dell’Italia e dell’Europa. Lo faremo con grande dignità e forza. Napoli e la Campania saranno istituti ai tavoli istituzionali con grande forza e coesione. E’ finita l’epoca di una Napoli che si dimentica, con una cattiva reputazione. Credo che questa coalizione politica abbia rappresentato la nostra proposta di grande dignità per il Mezzogiorno.”

Manfredi ha ringraziato i napoletani e le varie componenti della sua coalizione che, ricordiamo, era composta da ben 13 liste: “Questa è stata la vittoria dei cittadini di Napoli. Hanno vinto i napoletani che hanno voluto dimostrare che siamo un popolo di persone serie che vogliono essere ben governati e sanno ben governare. C’è stato un grande contributo del M5s e del Pd, con un importante ruolo della parte civica e moderata. La Giunta sarà di alto livello: quando si devono affrontare problemi complicati servono persone competenti. Con personalità napoletane ma anche esterne. Forte anche la presenza femminile, le donne possono offrire un contributo di grande ripartenza.” L’ex rettore federiciano fa poi il punto sul tipo di alleanza politica che andrà ad amministrare la città: “L’esperienza di Napoli è partita da Napoli con un rapporto forte tra le forze politiche. Sono soddisfatto del risultato con questi numeri, che è stata operazione di vertice e non di popolo. Il popolo napoletano si è riconosciuto in questa alleanza grazie alla quale ho incontrato migliaia e migliaia di cittadini. Si parte dal metodo poi dalle formule politiche. Si parta dalla base e dai territori per mettere insieme sensibilità comuni che si riconoscono in un progetto condiviso. Abbiamo preso il 65% dei voti che ci danno ragione.”

Non è mancato da parte del sindaco eletto un commento sull’astensionismo, con la metà dei napoletani che ha in praticato disertato le urne: “La metà che non ha votato a questa tornata è la metà a cui la politica deve tornare a fornire delle risposte.”

A chi gli chiede già i nomi degli assessori risponde: “Aspettiamo la proclamazione per formare e annunciare la Giunta. Abbiamo scadenze come il Pnrr e la programmazione comunitaria. La città è paralizzata e vanno date risposte nei tempi più rapidi possibili.” Mentre sulla sua autonomia politica e decisionale dal presidente di Regione, Vincenzo De Luca, e dai partiti, ribadisce: “Sarò autonomo. Lo dice la mia storia: chi mi conosce sa che sono sempre stato autonomo. Autonomo non significa non confrontarsi con gli altri. Ci confronteremo con tutti perché quando si governa non si governa mai da soli. Veniamo da tanti anni con uomini soli al comando e i risultati non sono stati straordinari. La prima cosa che farò sarà riaprire il Comune. Oggi il comune è praticamente chiuso. La prima cosa che farò sarà far rispondere i centralinisti al telefono. Con tutte le forze politiche costruiremo la Napoli del futuro fatta di buon governo, visione- perché la città è immobile e il mondo è cambiato- e poi come terzo punto una città che non lascia nessuno indietro.”

Varietà e non pluralismo tra le nostre liste- ha aggiunto- queste forze plurali si sono riconosciute in un programma con punti importanti in cui tutti si sono identificati. Costituiti non solo con i partiti ma anche i cittadini e le associazioni. Non sono assolutamente preoccupato che ci possano essere dei problemi, la dialettica politica è fondamentale. Napoli deve voltare pagina e modernizzarsi.” Sulle prime cose da realizzare del suo programma ha spiegato le sue priorità: “Abbiamo tanti cantieri aperti. Il problema della Galleria Vittoria. Va riorganizzata la macchina amministrativa. Oggi vivere a Napoli è difficile e faticoso specialmente per i più fragili, disabili, anziani, donne. Bisogna mettere in riequilibrio la spesa corrente e  e serve una forte macchina amministrativa in grado di spendere i fondi del Pnrr. La macchia comunale soffre di diversi deficit di lavoro ed efficienza.” Manfredi ha annunciato che terrà per sé la delega alla digitalizzazione: “La terrò, me ne occuperò in prima persona”. Su Bagnoli: “La situazione si è incancrenita da trent’anni. Io non voglio parlare della bonifica di Bagnoli ma del suo sviluppo.” Infine una dedica della vittoria e un commento sugli avversari sconfitti: “Alla mia famiglia che mi ha accompagnato in questa scelta difficile di dedicarmi alla città. E la dedico a tutto lo staff e alle persone che mi hanno seguito in questa campagna elettorale. Ho sentito Maresca e Bassolino che si sono complimentati anche per la mia vittoria.”

© Copyright Emiliano Caliendo, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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