Bacoli e il caso dell’audio. Quando la pezza è peggiore del buco

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QUANDO LA PEZZA E’ PEGGIORE DEL BUCO
 
Se nel video non si facesse riferimento al Sindaco? Questa è un’ipotesi che non si può respingere a priori
 
Il comunicato di ieri di “Diamo a Bacoli” vuole essere un “coperchio sulla pentola”, il tentativo di chiudere la vicenda accontentando tutti.
DAB accredita l’ipotesi di “azioni messe in campo per cacciare il Sindaco” cui ribadisce sostegno e rimarca “il ruolo passivo e terzo che il Consigliere riveste” nella conversazione e che non deve dimettersi avendo chiarito la sua posizione in maggioranza.
Troppo comodo chiuderla così dopo che il Sindaco ha avuto la solidarietà – e la notorietà – di giornali e parlamentari senza peraltro chiarire nulla o scrivere un rigo per il consigliere G. Di Benedetto.
A Diamo – già accusata dal “suo” consigliere A. M. Scamardella di spartizioni – ricordiamo che chiarezza andava fatta subito – non dopo tre giorni di clamore mediatico – e nelle sedi opportune – non quelle di “partito” – ma il Consiglio comunale dinanzi la Città.
Cinque anni fa il Sindaco “trascinava” i consiglieri “dissidenti” in un pubblico processo a piazza Marconi, additandoli come luogotenenti delle stesse lobby d’oggi, adesso invece ha fretta di chiudere.
Se invece non fosse il Sindaco quello che si vuole “cacciare” – nella conversazione non emerge questa cosa – ma qualcheduno “giù da Garibaldi” cui “spero di fargli male presto” dice il consigliere che ha coinvolto anche “Salvatorino” ?
Anche questa potrebbe essere un’ipotesi e non si capisce perché debba essere scartata a priori a favore di altre.
A maggior ragione – quindi – servono elementi, serve chiarezza.
Associazione Il Pappice
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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