L’ennesima puntata di una telenovela di cui non se ne può più. Oggi andrà in scena l’ennesima pantomima, con il sindaco Visconti che dovrebbe recarsi (il condizionale è d’obbligo) presso la sede di Abc e incontrare il commissario Sergio D’Angelo.
Visconti ha già individuato il futuro gestore del servizio idrico comunale (che non può essere più gestito dal Comune) e non ha alcun interesse politico e intenzione di affidarsi ad Abc, così come chiedono con insistenza i partiti dell’estrema sinistra.
Se si farà, sarà un incontro che non porterà a nulla perché le posizioni, di tutti, sono ormai chiare e cristallizzate. Da un lato c’è il sindaco e la giunta che hanno già un accordo con Acquedotti scpa, un consorzio misto pubblico-privato; dall’altro comitati e partiti antagonisti con la “fissa” con Abc.
La verità è stata scritta molte volte dal nostro sito, ma molti continuano a non capire: l’esternalizzazione è necessaria perché il Comune non riesce in alcun modo a gestire il servizio, fonte costante di perdite, mancati incassi e dissesto finanziario; l’accordo con Acquedotti, così come è stato concepito, è da rivedere. Quanto ad Abc, invece, i tempi per un accordo con la partecipata del Comune sarebbero lunghi, lunghissimi, e non è scritto da nessuna parte che Abc sia migliore di Acquedotti scpa.
Sarebbe opportuno congelare tutto e attendere, ad ogni modo, l’arrivo dei futuri commissari del Comune. Il sindaco, se ha i numeri, anziché fingere di voler trovare soluzioni alternative, vada in consiglio comunale e si faccia approvare la delibera. Se non li ha, vada a casa. Si chiama democrazia e la democrazia è fatta anche e soprattutto dai numeri.
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