Fu un proiettile vagante a colpire Teresa Aruta, la 52 enne di Mugnano ferita a Capodanno. Sciolto il dubbio dopo l’operazione

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Sciolto il dubbio dopo l’operazione. A colpire la signora Tersa Aruta, la 52 enne ferita la notte di Capodanno a Mugnano, fu un proiettile vagante e non una scheggia di petardo come si era in un secondo momento immaginato. La donna, residente a Roma ma originaria della provincia di Napoli, è stata operata oggi al Cardarelli. Sta bene, ma la prognosi resta riservata in attesa di ulteriori accertamenti.

“Un intervento abbastanza complesso – spiega il dottor Gargiulo, dell’equipe che ha operato la donna -. Il proiettile è infatti penetrato dalla regione orbitale, ha sfondato la parete laterale delle ossa nasali per conficcarsi nel palato». Il team di chirurghi ha tentato un primo approccio dal naso, ma si è poi dovuti intervenire direttamente dalla bocca a causa della posizione particolarmente ostica del proiettile. Al termine dell’intervento il proiettile estratto, un calibro 9, è stato posto sotto sequestro dai carabinieri. Per la paziente servirà almeno una settimana di convalescenza prima di poter essere dimessa. «Trattandosi di una ferita d’arma da fuoco – conclude Gargiulo – c’è sempre il rischio di infezioni, al momento non siamo in grado di escludere che possano servire ulteriori interventi nei mesi a venire».

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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