Vendemmia 2020, timori e prospettive

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A livello territoriale, secondo il Gambero Rosso, il Veneto resta la prima regione per quantitativi, con circa 11 milioni di ettolitri, seguito dalla Puglia (8,5), dall’Emilia Romagna (7,7) e dall’Abruzzo (3,4), che supera una Sicilia che ha davanti ancora una volta il segno meno. Dalle prime quattro regioni arriveranno circa 30 milioni di ettolitri, circa il 65% di tutto il vino italiano.

Spostando lo sguardo al di fuori dei confini nazionali, l’Italia dovrebbe confermare la sua leadership tra i Paesi produttori. Infatti, le previsioni per Francia e Spagna parlano rispettivamente di volumi a 43,4 e 42 milioni di ettolitri.

 

La campagna 2019/2020 che si è chiusa a luglio ha registrato, rispetto al 2018/19, un aumento dei listini dei vini da tavola del 2,8%, rispetto a un calo di Igt (-3,6%) e delle Doc (-5,2%). L’andamento dei futuri listini sarà influenzato anche dalle giacenze. Purtroppo, l’Italia parte con 38,5 milioni di ettolitri di stock di vino che risultano in crescita da almeno cinque anni, dai 24 mln del 2015 a quasi 40 milioni del 2020. “Una situazione” come ha sottolineato Paolo Castelletti, segretario generale di Unione italiana vini “che deve far riflettere e che sta preoccupando molte imprese”.

Dopo un primo trimestre positivo, i cali di aprile e maggio hanno portato l’export italiano di vini e spumanti a limitare i danni a -2,6% in volume e -4% in valore. Si tratta, comunque, del primo calo sensibile dopo vent’anni. Considerando l’andamento positivo di giugno, si attende, pur tra tante incertezze (Brexit e dazi Usa su tutti), una certa ripresa e “un rimbalzo positivo” come ha sottolineato Fabio del Bravo (Ismea).

A preoccupare gli imprenditori, però, sono le battute d’arresto di Usa, Cina e Russia. Nel primo semestre, il commercio internazionale ha perso il 6% a volume e l’11% a valore.

Campania

Andamento quantitativo invariato per questa regione che chiuderà a 778 mila ettolitri. Se si escludono limitati danni per le gelate nel Beneventano ai primi di giugno, le condizioni di maturazione sono state ottimali. In generale è stata bassissima la pressione fitopatica. Queste condizioni hanno consentito a Uiv, Ismea e Assoenologi di stimare come eccellente la qualità delle uve. Per quanto riguarda le uve da basi spumante, si rilevano ottimi equilibri di acidità.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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