Coronavirus, i sintomi e la differenza con l’influenza

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Gli specialisti del Ministero spiegano che i sintomi sono simili e consistono sostanzialmente in tosse, febbre e raffreddore. Sono tuttavia causati da virus differenti, dunque, in caso di sospetto contagio di coronavirus, è necessario effettuare esami di laboratorio specifici per confermare la diagnosi. Anche secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le persone con il virus Covid19, l’influenza o il raffreddore, tipicamente sviluppano sintomi respiratori come febbre, tosse e naso che cola. Anche in questo caso gli esperti ribadiscono che nonostante molti sintomi siano simili sono causati da virus differenti. Proprio a causa di queste similarità potrebbe dunque essere abbastanza difficile identificare la malattia basandosi solo sui sintomi. Gli esperti dell’OMS quindi raccomandano alle persone che hanno tosse, febbre e difficoltà a respirare a cercare subito un’assistenza medica. I pazienti dovrebbero anche informare gli operatori sanitari se hanno viaggiato 14 giorni prima dello sviluppo dei sintomi o se sono stati a stretto contatto con qualcuno che ha avuto sintomi respiratori.

La tesi dei ricercatori cinesi

La febbre potrebbe non rientrare sempre tra i primi sintomi, però. A sostenere questa tesi è stato uno studio condotto su oltre mille pazienti dalla task force di esperti cinesi coordinata da Zhong Nanshan, virologo famoso perché nel 2003 ha scoperto il virus della Sars. Secondo il suo team di lavoro, solo quattro pazienti su dieci la manifesterebbero e proprio per questo motivo la sorveglianza basata solo sulla misurazione della temperatura corporea potrebbe risultare poco efficace. Analizzando le cartelle cliniche di oltre mille pazienti infetti in Cina, gli esperti hanno rivelato che all’inizio la febbre era presente solo nel 43,8% dei casi, mentre in seguito, dopo il ricovero, si è manifestata nell’87,9% dei pazienti contagiati. La febbre (87,9%) e la tosse (67,7%) sono risultati dunque i sintomi più comuni, mentre vomito (5%) e diarrea (3,7%) sono meno frequenti. Inoltre, al momento dell’infezione, il 25% dei malati presentava già un’altra patologia, tra queste l’ipertensione o la broncopneumopatia cronico-ostruttiva.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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