Marano, ieri la toccante funzione religiosa in memoria del professor Palermo. Don Liccardo: “Portate avanti le sue battaglie”

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A 30 giorni esatti dalla prematura scomparsa di Carlo Palermo, il compianto professore che ci aveva onorato della sua amicizia e che aveva condiviso con noi alcune battaglie (vere e rischiose) per la salvaguardia del territorio in senso lato (Palermo non era soltanto interessato ai beni culturali, ma si contraddistingueva per il suo elevato senso civico), ieri è stata celebrata una messa in suo suffragio nella chiesa del santo patrono di Marano. Una messa, quella officiata da don Giovanni Liccardo, amico di Palermo, molto toccante e per molti versi suggestiva. Il prelato ha aperto la liturgia con un canto gregoriano, uno di quelli che il professore – artista a tutto tondo e “amante delle cose antiche” – avrebbe sicuramente apprezzato. Liccardo ha poi ricordato la figura di Palermo, tessendone le lodi per il “maniacale impegno a salvaguardia del territorio” e invitando i presenti a dare seguito alle sue numerose battaglie, definite “sante e giuste”. Alla cerimonia religiosa erano presenti i figli del professore, Paolo e Veronica, la compagna di vita ed esperienze artistiche di Palermo, la signora Giuseppina Carini, molti amici e i rappresentanti dell’amministrazione comunale. In chiesa, oltre all’assessore alla cultura Floriana Trematerra, che dall’altare ha ribadito che a breve sarà affissa a palazzo Battagliese una targa in onore del professore, c’erano il sindaco Visconti, l’assessore D’Alterio, i consiglieri Nastro, Vallozzi e Di Marino.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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