Il suicidio di Tiziana Cantone, il pm chiede il processo per l’ex compagno

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Ora sarà un giudice a stabilire cosa accadde in quegli ultimi mesi di vita di Tiziana Cantone, la bella e triste 31enne morta sucida nel 2016. Sarà un giudice del Tribunale di Napoli a verificare quanto possa reggere l’accusa a carico di Sergio Di Palo, imprenditore napoletano ed ex convivente della donna che decise di farla finita con la vita, di fronte alla gogna social dei video hot postati in rete. Una «storiaccia» che risale al settembre di due anni fa, diventata per molti versi un caso da manuale, a proposito di privacy e di macelleria mediatica: la donna si uccise di fronte all’impossibilità di arginare la moltiplicazione delle immagini hot riservate a un circuito chiuso (quello dedicato ad alcuni scambisti), postate su una piattaforma aperta, dunque potenzialmente fruibili da tutti.

A distanza di quasi tre anni dal suo suicidio, c’è una svolta che porta la firma del pm Valeria Sico, magistrato oggi impegnato sul fronte dei reati contro la pubblica amministrazione, fino a qualche tempo fa in forza al pool fasce deboli: in questi giorni è stata infatti inoltrata alla sezione gip del Tribunale di Napoli la richiesta di rinvio a giudizio a carico di Di Palo, imprenditore napoletano ed ex convivente di Tiziana Cantone.

Sono tre i reati contestati a carico dell’imputato: simulazione di reato, calunnia, accesso abusivo del sistema informatico. Tre accuse, tre momenti diversi degli ultimi mesi di vita della giovane donna di Mugnano.

Il Mattino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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