Boom Cinque Stelle in Campania e Sardegna

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Spazzati via i luoghi comuni sul Sud. Nelle regioni meridionali non attecchisce soltanto il cosiddetto voto «clientelare», finalizzato a soddisfare un interesse personale alimentato dal legame con il notabile locale di turno. Alle prossime elezioni politiche, da Roma in giù attecchirà anche il voto cosiddetto di «opinione» premiando in primis il M5s. Al Meridione i grillini nei sondaggi volano, superando con discreto margine Fi e con uno scarto notevole il Pd. A confermare la tendenza, un sondaggio commissionato dai berlusconiani alla Euromedia Reaserch di Alessandra Ghisleri, esperta di flussi elettorali che difficilmente sbaglia.

Secondo la rilevazione effettuata per conto di Fi, i pentastellati viaggiano in Campania in una forbice tra il 33 e il 35%, tra il 34 e 36% in Sardegna, tra il 33 e il 35% in Sicilia ed infine tra il 30 e il 32% in Puglia. Numeri che parlano da soli, a testimoniare una crescita esponenziale del M5S solitamente debole dove contano i portatori di voti, quelli abituati a rastrellare consensi porta a porta. In Campania, basti pensare che alle ultime Regionali vinte da Vincenzo De Luca per 120mila voti in più dell’uscente Stefano Caldoro, i grillini racimolarono appena il 17%; alle politiche e alle successive europee si assestarono intorno al 23. Ora, a cinquanta giorni dal voto dove puntano su Luigi Di Maio come candidato premier, si ritrovano in dote almeno dieci punti in più.

Nel dettaglio i Cinquestelle sono nettamente avanti rispetto ai competitor soprattutto nelle città medie sopra i 50 mila abitanti e nelle fasce costiere del Golfo; a Caserta viene segnalato un testa a testa col centrodestra, che in zona esprime da venti anni una classe dirigente radicatissima; a Napoli e Salerno, invece, i grillini sono dati ancora in fase di rincorsa, dato facilmente interpretabile con la presenza rispettivamente del sindaco partenopeo Luigi de Magistris e del governatore De Luca. In generale, il Mezzogiorno sembra voltare le spalle agli uomini forti che hanno ereditato un bacino elettorale a cui attingere con relativa facilità. Ora, è questa l’analisi di fondo che sta dietro a questo ultimo sondaggio, gli elettori sentono sulla loro pelle grandi problemi sociali: la mancanza di lavoro, la sanità che funziona male, le pensioni troppo basse e i servizi pubblici inefficienti.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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