Gentile direttore, le chiedo cortesemente di pubblicare questa missiva inviata in data odierna anche al Santobono.
Sono il papà di una bambina purtroppo ricoverata da un mese al reparto di neurologia dell’ospedale Santobono di Napoli. Siamo stati praticamente sfollati dal secondo piano della struttura al piano quinto circa due settimane orsono. Il reparto è praticamente un accampamento: letti senza sponde di sicurezza, campanelli di emergenza guasti, servizi igienici fuori uso, porte senza oblò , poltrone per genitori distrutte, ludoteca inesistente. Lo stesso personale medico lamenta mancanza di attrezzature. Lascio a voi le dovute considerazioni.
Le elenco di seguito il tutto:
Le porte dovrebbero avere oblò per consentire ai medici di guardare attraverso senza disturbare il sonno dei piccoli pazienti.
Le prese di corrente sono insufficienti, non si possono attaccare due strumentazioni contemporaneamente;
Non c’è il bidet, e le docce non funzionano;
La finestra non si apre e non si chiude;
Non c’è una ludoteca presente nel vecchio reparto dove i piccoli pazienti trascorrono un po’ di tempo.
Prima del trasferimento dal secondo al quinto piano ci avevano detto di aver creato un nuovo reparto ma devo constatare che lo stesso è solo un adattamento per nulla rispondente alle esigenze dei bambini.
Il personale medico è impotente oltre a fare segnalazioni alla direzione sanitaria che è totalmente indifferente alle rimostranze presentate.
Ci sono pazienti malati di SMA che necessitano di macchinari (aspira muchi),tenuti chiusi in altri reparti …
Misuratori di pressione digitali che devono essere “prestati” da altri reparti perché mancanti nel nuovo…
Potrei ancora segnalarle altre mancanze ma la ringrazio se pubblicherà il grido inascoltato di un padre che soffre purtroppo impotente di fronte a tali indifferenze.
Lettera firmata
