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“Ho sbagliato, ma ero convinta di renderlo felice”, così un’insegnante di scuola superiore si è giustificata davanti ai giudici nel processo a suo carico dopo essere stata scoperta a fare sesso con un suo alunno minorenne. Protagonista della storia è una professoressa 34enne di una scuola privata d’élite di Sydney, in Australia, che messa di fronte alla testimonianza del giovane si è detta sconvolta perché i suoi gesti erano motivati dall’erronea convinzione che gli stava facendo del bene. “le sue parole hanno smentito tutto quello che io pensavo stesse succedendo tra noi e cioè che lo stavo rendendo felice” , ha spiegato la donna.
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