Marano, nessun offerta al Comune: cancellata la prima asta sugli alloggi popolari. Un flop ampiamente annunciato, condito dal giallo dei controlli sugli occupanti

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E’ stato flop, tra l’altro ampiamente previsto. Ricordate la storia delle case popolari del Comune messe all’asta per fare cassa? Beh, nessuno ha presentato uno straccio di offerto, tanto che l’ente – nella persona del funzionario dell’ufficio tecnico Elena Mucerino – è stata costretta annunciare, con tanto di nota sul sito del Comune, che l’asta non sarebbe andata in scena nella giornata di oggi.

Le case in vendita erano quelle di viale Duca D’Aosta: nove alloggi in tutti, con un valore fissato tra gli 87 mila e i 28 mila euro. Tutti gli alloggi sono occupati, ma il Comune (ennesima stranezza) sostiene che quasi tutti sono in possesso dei requisiti per occuparli. In una relazione dello stesso Ente, redatta pochi anni fa, si sosteneva invece l’esatto contrario: nessuno in regola. Cambiano i tempi, cambiano i commissari e cambiano anche le idee sugli occupanti.

La verità è un’altra: le case sono tutte occupate e nessuno ha voluto rischiare di impelagarsi in querelle legali per mandare via gli attuali residenti. Lo avevamo detto e scritto, ma il Comune è sordo.

Ci sono poi altre cose da sottolineare: un solo occupante dei nove alloggi ha formalizzato una richiesta di acquisto, sfruttando un diritto di prelazione che non è nemmeno citato nel bando emanato dal Comune. Il soggetto avrebbe anche versato (chissà se è vero) anche un acconto di 10 mila euro. Anche altri occupanti vorrebbero acquistare, ma non avrebbero le risorse necessarie.

Di queste presunte offerte se ne sa poco, come poco si sa sul fatto se gli occupanti hanno realmente il diritto di poter stare in quelle case. Chi ha eseguito i controlli? Qualcuno fa il nome della commissione capeggiata dalla dottoressa Mucerino, il funzionario che si è incartato nell’affare del capannone di via Vallesana e che non aveva notato che uno dei supermercati oggetto del provvedimento di chiusura aveva riaperto senza aver adempiuto alle prescrizioni del Comune.

Un’altra asta, per le case del corso Europa, è in programma per la fine del mese. Ma il finale, anche per quel caso, forse è già scritto. Non se ne farà nulla, le case saranno vendute a qualche occupante, nella migliore delle ipotesi, e nessuno ma proprio nessuno (di quelli non in regola) sarà sgomberato.

 

 

 

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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