Ormai i tagli nel variegato mondo della sanità campana sono all’ordine del giorno. Negli ospedali pubblici manca di tutto, dai dispositivi medici alle apparecchiature elettromedicali, tecnologicamente avanzate, dal personale medico a quello paramedico. L’ospedale San Giuliano di Giugliano, come tutti i piccoli ospedali pubblici, è in grave difficoltà, già ridimensionato negli anni scorsi per gli spostamento a Pozzuoli del reparto di Urologia diretto dal dott. Giovanni Di Lauro, e il ridimensionamento dell’unità operativa di endoscopia digestiva.

Oggi il rischio che corre il nosocomio giuglianese, che copre una vasta utenza di tutta l’area a nord di Napoli, è quello di chiudere anche l’unità operativa di ortopedia diretta dal dott. Prisco Tammaro, in quanto quasi tutti i dirigenti medici specializzati in ortopedia, da settembre, prenderanno servizio nel nuovo ospedale Del Mare. Di questa situazione è stato informato anche il sindaco di Giugliano, che ha chiesto con urgenza un tavolo tecnico con il presidente della Quinta commissione regionale, Lello Topo, e i vertici aziendali Asl Na 2 Nord. Visto che il presidente De Luca, ad ogni conferenza stampa afferma che la sanità campana è migliorata vertiginosamente, noi ci chiediamo e gli chiediamo: ma se la Regione  non inizia ad assumere personale medico e paramedico, rimpiazzando in primis tutto il personale che nell’ultimo quinquennio è andato in pensione, chi mai lavorerà in queste strutture?

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