Marano, abusi edilizi e commerciali: è sempre boom. Le armi spuntate del Comune che riesce (ogni tanto) a mettere qualche toppa. Sigilli violati e ordinanze che si fermano per strada..

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Di ordinanze e atti se ne scrivono eccome, ma i controlli a posteriori, gli sgomberi, le chiusure e gli abbattimenti si contano sulle dita della mano. Marano è un grande concentrato di abusi edilizi e commerciali. Non sono in regola le attività nell’area Pip, che esercitano da anni attività commerciale e non industriale, non sono in regola molti supermercati (hanno dimensioni più grandi di quelle contemplate dalle normative vigenti), non sono in regola la maggior parte delle imprese che svolgono lavoro di rifacimento e restyling di case e palazzi. Le mansarde non autorizzate spuntano come i funghi, le infrazioni di suolo pubblico sono migliaia. La vendita di autovetture? Ci sono casi eclatanti in cui il tutto avviene in strada, a Città Giardino ad esempio, ma anche in altri punti. Sono cose note agli addetti ai lavori, vigili in primis. E’ noto anche che chi rubava l’acqua, lo faceva occupando case abusive. Quelle persone sono ancora nelle loro abitazioni e qualcuno ha ottenuto anche l’installazione del contatore idrico.

Nelle ultime settimane il Comune ha dato qualche segnale di vita sul fronte dell’occupazione di suolo, in una particolare zona della città, corso Umberto, ma è un bicchiere in un oceano di illegalità.

Una mansarda abusiva, acquisita da mesi al patrimonio comunale pare sia ancora occupata; l’ordinanza di chiusura di un ristorante completamente abusivo è stata notificata con 18 giorni di ritardo ed è stata pure confezionata senza la dicitura ad horas; l’ordinanza di chiusura di un capannone industriale è stata notificata anch’essa, per una serie di disguidi tra gli uffici comunali, con 15-20 giorni di ritardo.

Ogni mese il Comune dirama l’elenco degli abusi edilizi accertati, ma in molti casi i sigilli vengono violati e gli abusi proseguono fino al completamento delle strutture: mansarde, case, negozietti. Il campionario è ampio. Le armi del Comune sono spuntate: la squadra antiabusivismo dei vigili urbani, composta da due o tre uomini, non riesce a stare sul pezzo. L’ufficio tecnico si difende, riferendo dell’impossibilità – per mancanza di uomini e tempo – di poter svolgere sia l’azione istruttoria che quella di verifica (a posteriori) delle concessioni rilasciate.

Ogni tanto i carabinieri scoprono qualcosa, grazie a qualche segnalazione perlopiù anonima; ogni tanto i vigili accertano qualche abuso. Ma è poca cosa: Marano è un enorme cantiere. Abusivo, naturalmente.

Ecco l’elenco degli abusi accertati e delle relative ordinanze di demolizione del mese di maggio. Elenco diramato dal Comune di Marano:

Manufatto con struttura e copertura in legno in via Silvano, sprovvisto di qualsivoglia titolo autorizzativo. Occupata dal nucleo familiare del committente.

Manufatto abusivo di via Silvano, in cemento armato, privo di finiture e munito di muretto di recinzione.

Manufatto abusivo via Castelbelvedere, per uso ufficio, munito di tettoia, bagnetto per lavabo, senza alcun titolo autorizzativo.

Via Cupa del cane. Fusione di due locali per uso commerciale, destinati alla vendita di alimenti e bibite. Realizzato in assenza di Dia.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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