Marano, Comune salvo dal dissesto: “ma la situazione è critica” dice Reppucci. E allora datevi una mossa

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“La situazione resta critica – spiega il prefetto Reppucci – per quest’anno ci siamo salvati, ma se le cose non miglioreranno, soprattutto sul fronte delle entrate, l’anno prossimo non avremo altra scelta che dichiarare il dissesto. Le poche risorse a nostra disposizione sono dirottate prevalentemente su fogne, scuole e strade”. Il Comune, già in condizioni di deficitarietà strutturale (una sorta di pre-dissesto), per salvarsi potrebbe optare per l’esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi comunali (acqua) e varare un piano, in passato annunciato dalle vecchie amministrazioni ma mai attuato, per l’alienazione di parte del patrimonio immobiliare. In cantiere anche altre operazioni. Tra le tante si segnalano le procedure per il recupero degli oneri derivanti dal condono edilizio e quella – annunciata ma non ancora varata – per il riscatto del diritto di superficie. E ancora: le strisce blu, i parchimetri. Marano è l’unica città ad esser ferma al palo. Quanto tempo passerà ancora prima di vederle attuate? C’è molto da fare e bisognerebbe darsi una mossa prima che sia troppo tardi.
Una manovra attesa da anni e non più rinviabile, insomma, che dovrebbe decollare dopo l’arrivo del dirigente dell’area economico-finanziaria, ancora sguarnita dopo l’addio di Claudia Gargiulo, accasatasi di recente presso il Comune di Napoli e la rinuncia di Marzia Bardascino, vincitrice di concorso.
Non sarà facile, anche perché i commissari straordinari devono fare i conti con l’esiguità del personale amministrativo, soprattutto in alcuni comparti-chiave. Come dire: bisogna fare le nozze con i fichi secchi e, nel contempo, mettere in campo tutte le operazioni atte ad incassare denaro fresco. Il Comune ha in organico meno di 190 dipendenti, perlopiù di basso livello professionale, mentre la pianta organica ne prevede almeno trecento. E’ una situazione grave, almeno quanto quella delle finanze. La casse sono asfittiche poiché si pagano scelte operate dalle precedenti gestioni amministrative, segnalatesi – oltre che per i legami familiari con personaggi che gravitano nel mondo della criminalità organizzata – anche per l’ingente mole di debiti contratti con società (Beghelli, Acqua Campania, Arin, De Vizia) che erogano o erogavano servizi per conto del Comune.
Accanto alle manovre sul fronte economico-finanziario, saranno avviate (così è stato annunciato da Reppucci) le procedure per il turn over negli uffici. Saranno almeno trenta i dipendenti che cambieranno settore. Un repulisti si preannuncia nell’area tecnica e nel settore Patrimonio, ma sono in tanti ad invocare modifiche anche in altri settori strategici: ragioneria, tributi, avvocatura e polizia municipale. I caschi bianchi saranno guidati, forse già da oggi, da un nuovo comandante: il colonnello Luigi De Simone, proveniente dal Comune di Gragnano e sbarcato a Marano in veste di sovraordinato. Speriamo che De Simone possa fare il “miracolo”: mettere un po’ d’ordine in un comparto che spesso si “muove” solo dopo le sollecitazioni dei media o dei cittadini e che necessita, come altri, di un sano turn over interno. Ci sono almeno tre o quattro zone della città in cui dilaga l’illegalità: auto in terza fila e occupazioni selvagge.
© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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