Mugnano, rimpasto o azzeramento della giunta? Il braccio di ferro tra Sarnataro e Progetto democratico. La partita è ancora aperta, il sindaco non molla

0
527 Visite

E’ un tira e molla, un braccio di ferro, forse una partita a poker, con tanto di bluff, rilanci e lunghe attese. Continua a tenere banco la vicenda del rimpasto in seno alla giunta Sarnataro, che da giorni (contrariamente a quanto indicato da qualche portale un po’ o forse volutamente disinformato), ha ricevuto le dimissioni in bianco dei suoi assessori.

La vicenda, al netto delle ragioni degli uni e degli altri, è facilmente riassumibile. C’è un gruppo, Progetto democratico (più altri due consiglieri) che spinge per un azzeramento dell’esecutivo; c’è un altro gruppo che invece sostiene la linea del primo cittadino, ovvero quella di un rimpasto più soft.

Di questo si è discusso nell’ultima riunione di maggioranza. Anche se le discussioni, come in una sorta di conclave sempre aperto, sono all’ordine del giorno e a volte si tengono anche in luoghi non propriamente istituzionali.

La linea del sindaco e dei suoi fedelissimi è la seguente: no all’azzeramento, che significherebbe che l’Amministrazione ha fatto poco o nulla in quest’anno; riconoscimento di un posto nell’esecutivo per Progetto Democratico, non tanto perché ha 3 consiglieri, ma perché – secondo quanto emerso dall’ultima riunione – c’è l’intenzione investire sul gruppo di persone che compongono la loro piattaforma politica, compreso Giovanni Porcelli.

Infine obbligo nel mantenimento delle quote rose, così come indicato dalla legge, e massima autonomia del sindaco nella ripartizione delle deleghe e nella composizione dello staff. Su questa linea dissentirebbero i tre di Progetto democratico e qualche altra pedina in seno al Consiglio.
“Siamo per l’azzeramento – ribadisce il consigliere Pasquale Liccardo – bisogna ripartire con un segnale forte ma ciò non deve esser considerato come un’ammissione di fallimento. Il sindaco, azzerando la giunta, avrebbe la possibilità di scegliere i suoi assessori scevro da qualsivoglia condizionamento, di qualsiasi gruppo o esponente politico. Noi non vogliamo imporre alcunché al primo cittadino. Sarnataro deve fare le sue scelte in autonomia e magari anche confermare qualcuno che, a suo giudizio, ha ben operato. Ma per ripartire occorre azzerare e rimettere la palla al centro del campo”.
Cosa potrebbe accadere in realtà? Alla fine si arriverà ad un compromesso o il banco rischia di saltare? Sarnataro, in un’intervista rilasciataci qualche settimana fa, ebbe a dire che saranno riconfermato 4-5 assessori. Ora sono due gli scenari che si profilano se Progetto democratico dovesse insistere con le proprie richieste: potrebbero saltare, a quel punto, non più due assessori, ma almeno 3 o 4, proprio per venire incontro alle richieste del gruppo nato qualche mese fa. Oppure, più verosimilmente, Sarnataro potrebbe decidere di fare la voce grossa e presentare al Consiglio una giunta svincolata dalle indicazioni dei gruppi consiliari, con tutti i rischi del caso, ma anche con la consapevolezza che nessuno, almeno ad oggi, è veramente intenzionato ad andare a casa e far saltare il banco.
La strada della prova di forza avrà la meglio su quella del compromesso? E un eventuale compromesso sarebbe considerato una vittoria o una sconfitta per il primo cittadino?
© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti