Carluccio ‘o Sparviero e Geppino ceppa ‘e fung, ecco il profilo dei due pilastri del clan Polverino arrestati ieri

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Carlo Nappi, meglio noto come ‘o Sparviero, nasce nel quartiere collinare di Santa Croce. Fin da giovanissimo inizia a delinquere: furti, rapine, contrabbando di gas e sigarette, estorsioni. Il suo amico di sempre è Giuseppe De Rosa, alias Peppe Maletiempo, ucciso in un agguato negli anni Ottanta. Nappi e De Rosa  furono condannati per un duplice omicidio commesso ai Camaldoli. Siamo negli anni Ottanta. Il delitto fu originato da questioni legate al traffico di contrabbando di gas.
Entrambi, dopo alcuni anni di carcere, finirono in un manicomio criminale e furono poi scarcerati per infermità mentale. Dopo questa parentesi e l’eliminazione di De Rosa, Nappi, assieme al nipote (figlio della sorella) Salvatore Cammarota, giura fedeltà a Giuseppe Polverino, per tutti o’ Barone.
‘O Sparviero si trasferisce da Santa Croce a Torre Caracciolo, dove costruisce una villa. Amico fraterno del “Barone”, i conoscenti lo indicano come persona di poche parole. Era solito girare per la città a bordo della sua jeep e quasi sempre con esemplari di cani molto particolari, tra cui il cane leone (il pastore del Caucaso).
Giuseppe Ruggiero, detto Geppino Ceppa ‘e fung, inizia la sua carriera criminale in giovane età e già da piccolo fu rinchiuso nel carcere minorile di Nisida. Ruggiero, prima di conoscere Polverino, non risultava esser affiliato ad alcuna organizzazione criminale. L’affiliazione al clan risale ai primi anni Novanta, quando le cose a Marano cambiano e si passa dalla “gestione” Nuvoletta a quella dei Polverino.
Assieme a Sabatino Cerullo, meglio noto come Ciccio Pertuso, è tra i luogotenenti di primo piano del boss della “Montagna”. Ruggiero, a differenza di Nappi, amava la bella vita: le leggende narrano che amasse viaggiare (soprattutto vacanze) in tutto il mondo e frequentare i casinò delle navi da crociera.
Si distingueva per le cospicue mance elargite ai croupier. Ruggiero era anche appassionato di auto sportive, fuoriserie in particolare, linea GTI, dalle Golf alle Polo, dai Porsche alle Ferrari. Qualche anno fa il fratello di “Geppino”, Castrese, morì in seguito ad una lite scoppiata, per futili motivi, durante i festeggiamenti di un battesimo in un noto ristorante di Calvizzano. 
© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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