Ciaurro ai privati? La carica dei “qualianesi” sulla struttura simbolo della città di Marano

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Le mani sul Ciaurro? Sulla struttura simbolo della città, che a dire il vero non versa in condizioni ottimali, hanno messo gli occhi tantissimi personaggi, che hanno risposto all’avviso pubblico diramato dal Comune. L’elenco dei nomi è inserito nell’articolo che abbiamo pubblicato nella serata di ieri.

Tra i sette figurano tanti volti noti, non tanto di Marano mai dei comuni dell’hinterland, molti dei quali legati a noti esponenti politici del territorio. Hanno risposto alla manifestazione di interesse, tra gli altri, Nicola Vallefuoco, con ben due proposte, imparentato con il consigliere regionale Michele Schiano. Vallefuoco è considerato l’uomo ombra di Schiano, l’ex consigliere forzista da qualche tempo diventato adulatore di De Luca e passato con il centrosinistra. Vallefuoco è il gestore di uno dei bar più alla moda di Qualiano, quello sorto dove vennero abbattuti i pini secolari.

La cooperativa sociale Esculabio è gestita invece, almeno da quel che trapela in queste ore, da Raffaele Basso, un tempo amico di Schiano. Basso è ritenuto vicino all’assessore di Qualiano Francesco Odierno e all’assessore di Villaricca, ex forzista folgorato sulla via di Lello Topo, Francesco Guarino, a sua volta amico di lunga data dell’ex sindaco di Marano Angelo Liccardo.

C’è poi una cooperativa Calvizzano (Liberiamo la speranza). Questa cooperativa è stata costituita l’11 marzo del 2014. Ma nasce due anni prima nel penitenziario di Secondigliano.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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