Arzano, lo scioglimento prorogato, quelle indagini sugli interinali assunti al Comune e il ruolo della De Luca, oggi in servizio a Marano

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Arzano, dunque, non andrà a votare con il referendum: se ne parlerà nella prossima primavera, visto che il consiglio dei ministri ha prorogato lo scioglimento che era stato decretato diciotto mesi prima. Le indagini effettuate dalla commissione d’accesso si concentrarono a suo tempo anche sulla vicenda degli interinali assunti al Comune e, secondo le accuse dei magistrati, in modo da escludere forzatamente un’agenzia di lavoro.

Una vicenda che vede coinvolta (rinvio a giudizio) anche l’attuale responsabile del comparto dei vigili urbani di Marano, il capitano Maria Silvia De Luca, all’epoca dei fatti dirigente dell’area personale del municipio arzanese. Di seguito l’articolo pubblicato nel 2014 dal sito Arzano.org, che riassume i contorni dell’intricata e inquietante vicenda.

L’articolo.

Inchiesta interinali, parte il processo. La prima udienza fissata per il 6 novembre prossimo dinanzi al collegio della prima sezione del Tribunale di Napoli. Dopo tre rinvii per errori di notifica, il Gup Paola Scandone ha accolto nella seduta di ieri dinanzi alle parti costituite e i difensori, la richiesta del Pm Ida Frongillo di rinvio a giudizio. Intanto nuovi guai si affacciano all’orizzonte per la vicenda “staffisti” assunti senza contratto. Tra gli imputati per i quali è stato chiesto il processo, ci sono l’ex dirigente del personale Maria Silvia De Luca, l’ex sindaco Giuseppe Fuschino, condannato in primo grado a cinque anni per il reato di concussione e voto di scambio, gli ex consiglieri Giovanni Arnone e Aldo Caiazza, gli ex assessori Mauro Annibale, Antonio Lanzano, Giovanni Bianco e Salvatore Sansone. Gli imputati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva, sono accusati di falso e abuso in concorso per aver, secondo l’accusa, cercato di estromettere un’agenzia lavoro i favore di altre con l’esclusione di personale a tempo determinato, non “gradito”. La richiesta di rinvio a giudizio era stata richiesta dal Pm Ida Frongillo, titolare delle indagini. Un lavoro a 360° gradi quello dei carabinieri della Tenenza di Arzano, che portò anche al sequestro e successiva acquisizione di alcune registrazioni abusive riprodotte in modo anonimo in alcune riunioni politiche che si sarebbero tenute presso la casa comunale e nella quale gli indagati avrebbero, secondo la Procura, deciso di escludere in modo “forzoso” un’agenzia di fornitura lavoro, in favore di altre, per poter indicare nomi vicini all’amministrazione.

A carico degli imputati, la Procura ha anche accollato l’onorario del tecnico incaricato di trascrivere e identificare, comprandole a quelle di consiglio, le voci di sindaco, assessori e consiglieri presenti all’interno del Cd circolato per mesi e finito nelle mani degli inquirenti. Una storia processuale che potrebbe legarsi alle assunzioni di personale nello staff sindacale. Vicenda che sarebbe finita anch’essa al vaglio della magistratura inquirente. Un paradosso, se si considera che neanche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama annovera nel suo entourage di fedelissimi, otto esperti. Esperti che in alcuni casi oltre ad essere espressione diretta di politici in carica, di non aver alcuna esperienza specifica tanto da aver proposto in alcuni casi curriculum con esperienza di rappresentante di cosmetici. Su tutte, è sarebbe il dato più’ sconcertante, l’assunzione avvenuta senza colloquio di selezione e con lo stipendio erogato dalla cassa del comune senza alcun contratto di lavoro in essere firmato dal dirigente preposto. Un rinvio a giudizio giunto nonostante le memorie difensive depositate da qualche consigliere che avrebbe addirittura, in maniera esilarante e per allontanare i sospetti, dichiarato di “capire molto bene l’italiano ma di non saperlo scrivere”. Dichiarazione con molta probabilità riferita al giallo dei “pizzini” con nomi e cognomi da indicare. Memorie che non sono servite a nulla, inchiodato dalle dichiarazioni e denunce di dirigenti comunali, agenzie di fornitura lavoro, e lavoratori a tempo che avevano fatto scoppiare il caso con le loro legittime denunce.

(Novembre 2014)

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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