I luoghi del cuore. Viaggio al centro della città: Napoli sotterranea, il regno del silenzio

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Un percorso nel sottosuolo, dove il silenzio assoluto lascia percepire il battito del cuore e l’avanzare lento del passo, lontano da rumori e traffico, grida dei mercati, caos cittadino di ordinaria quotidianità. Un percorso storico e affascinante, un immersione nel buio rotto solo dallo squarcio della torcia della guida che, davanti alla fila intrepida di visitatori, narra di storie antiche, di leggende dimenticate. L’incredibile viaggio al centro della terra ridisegna il percorso tra cunicoli nati 5000 anni fa, quando i Greci aprirono le prime grandi cave per ricavare i blocchi di tufo necessari alla costruzione delle mura e dei templi.

Così si riconoscono nel tunnel le pareti costruite con il sistema dell’opus reticulatum e dell’opus latericium; una parte del percorso ricopre l’acquedotto greco-romano, un’altra parte ci lascia scoprire le grandi cisterne dell’acquedotto borbonico, che sono sotto ogni antico palazzo del 700. Così si scopre una città sotto la città, e si ricorda l’antica leggenda del monaciello, quella figura evanescente e mitica che risaliva dalle cisterne delle case antiche per lasciare un segno misterioso del proprio passaggio, e che altri non era, probabilmente, che l’addetto alla pulizia delle stesse. Molti di queste caverne furono adibite a rifugi antiaerei nella II Guerra Mondiale, e gli accessi ad essi sono numerosi nel centro di Napoli, quello più famoso è l’accesso di Piazza San Gaetano, l’antica agorà greca. Il fascinoso misterioso di questi luoghi, il silenzio che vi regna, ci fanno immaginare una vita diversa della città nelle diverse epoche storiche, ci rimandano gli echi delle origini, della storia che è racchiusa nella vita di ciascun abitante della città.

© Copyright Emilia Pirozzi, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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