Marano, c'era una volta lo spazzamento. Teknoservice rispetti il capitolato o vada via. I cittadini pagano per un servizio carente

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Il servizio di raccolta rifiuti continua ad essere carente e le ragioni, illustrate in più di un’occasione, sono note alla maggioranza dei cittadini: carenza di personale, mancata apertura dell’isola ecologica, scarso senso civico di alcuni cittadini e altre questioni più volte sviscerate.

La conseguenza di questo stato precarietà si ripercuote, naturalmente, anche sullo spazzamento delle strade. Di spazzini in giro se ne vedono pochissimi, eppure le ditte (Ego Eco e Teknoservice) che si sono aggiudicate l’appalto dovevano essere consapevoli di quel che facevano e, indipendentemente dal numero di operai inseriti in pianta organica, dovevano e devono garantire il servizio in maniera quotidiana.

Ai cittadini che pagano le tasse non interessano le beghe interne, le questioni economiche e quant’altro: i cittadini che pagano le tasse, specie quella per la raccolta dei rifiuti, devono esser garantiti. Il servizio di spazzamento deve essere assicurato ogni giorno e per tutte le arterie, non solo per i corsi principali della città.

Il commissario prefettizio Fico deve adoperarsi per far invertire la rotta. Teknoservice cosa vuole fare? Cosa aspetta? Ci lamentavamo (a giusta ragione) di Ego Eco, società sull’orlo del fallimento che si è “accappottata” per ragioni economiche e giudiziarie, ma da Teknoservice ci aspettavamo di più.

Ha vinto un appalto e allora faccia di tutto per rispettarlo. Da quando si è insediata non lo sta facendo. Teknoservice non faccia la “furba”: gli operai escono di notte, contrariamente a quanto indicato nel capitolato, e questo sta bene a tutti, a patto che si paghino gli emolumenti per gli straordinari. Ma la gente in strada è poca, non è sufficiente. E allora i punti sono due: o Teknoservice garantisce lo spazzamento quotidiano o, in caso contrario, si dovrà pensare che la ditta con sede a Torino è inadempiente e prende soldi (dei maranesi) per un servizio che non svolge a dovere.

I dirigenti, i funzionari comunali (in primis la segretaria generale D’Ambrosio, responsabile del settore ambientale) lo facciano presente alla ditta e al commissario prefettizio Fico. Anche i cittadini facciano sentire la propria voce e protestino al momento dell’emissione delle bollette. Il tempo dei furbetti a Marano deve finire.

 

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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