Sarà un Consiglio comunale, quello in programma domani (prima convocazione), che con ogni probabilità registrerà l’assenza di gran parte dell’opposizione o di tutta la minoranza. Le ragioni della mancata partecipazione alla seduta consiliare, convocata in via straordinaria dal presidente dell’assise Marra, sono da ricercarsi nella forzatura regolamentare compiuta dallo stesso Marra. All’ordine del giorno sono indicati i seguenti punti: regolamento isola ecologica, variazione di bilancio per i lavori in via Pigno, ratifica modifica convenzione del progetto per l’ampliamento cimiteriale e presa d’atto delle dimissioni del sindaco, da ratificare entro dieci giorni dalle avvenute dimissioni. Argomenti scottanti arrivati in aula dopo mesi e mesi di impasse.

A norma dell’articolo 24 del regolamento del civico consesso, tuttavia, i consigli comunali a carattere straordinario possono contemplare soltanto atti da approvare nel termine perentorio di 48 ore. Molti dei provvedimenti inseriti da Marano non possiedono tale requisito.

L’articolo 23 dello Statuto comunale, invece, stabilisce che la seduta straordinaria può essere convocata non prima dei tre giorni dall’avvenuta conferenza dei capigruppo (tre giorni liberi si dice in gergo tecnico), nel caso in questione convocata per il 9 maggio e andata deserta. A termine di statuto, dunque, il consiglio comunale convocato da Marra, tra l’altro in assoluta autonomia, dovrebbe tenersi non prima del 13 maggio, almeno per quel che concerne la prima convocazione.

La minoranza pare intenzionata a segnalare il caso al segretario generale del Comune e, per conoscenza, ad altri organi istituzionali.

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