Tutto ancora in alto mare. La strada invocata con forza dai residenti di via Pigno, perlopiù un gruppo di irriducibili donne, non sarà realizzata prima di 20-30 giorni. Una serie di passaggi burocratici sta rallentando la realizzazione di un’arteria di collegamento tra la zona interdetta al traffico nei giorni scorsi e via Marano-Pianura. Trovati i fondi, 40 mila euro di cui 25 mila tolti dal capitolo di spesa verde pubblico, ora l’intoppo si è verificato sulle procedure di gara: ci vorranno almeno 8 giorni per pubblicare un avviso e individuare la ditta che dovrà eseguire i lavori, per un totale di 40 mila euro + Iva. A quel punto occorreranno almeno altri dieci giorni per installare la rampa nella proprietà dei Liccardo. Nulla è stato fatto, intanto, anche sul fronte dell’apertura di un varco pedonale. I cittadini continuano a transitare nella stradina che, ufficialmente, è chiusa al traffico poiché non in sicurezza e nessuno se ne preoccupa.

Le proteste di stamani, insomma, non sono servite a nulla: l’amministrazione comunale, che ha impiegato una settimana solo per ratificare l’ordinanza di esproprio e altri giorni per la delibera di giunta che avallava il trasferimento dei fondi dall’area verde pubblico ai lavori pubblici, ha fatto sapere che non è possibile accorciare i tempi per l’avvio e conclusione dei lavori.

Al Comune, stamani, si sono recati anche i residenti di via Santa Maria a Pigno, arteria franata un anno e mezzo fa e ancora, in gran parte, interdetta al traffico veicolare. Una strada per i cui lavori bisognerà attendere le mosse del Ministero dell’Ambiente e capire se il Comune potrà fare la propria parte con un contributo economico. I lavori – se tutto filerà per il verso giusto – inizieranno tra luglio e settembre, ma noi siamo scettici. Anzi di più.

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