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Se non ci fosse da piangere, verrebbe da ridire. Un sindaco, la cui amministrazione è sotto indagine da parte della prefettura, che in un’aula di consiglio comunale, in apertura dei lavori, dice urbi et orbi che “siamo sereni, non perché non abbiamo capito cosa è accaduto, ma perché consci della bontà delle nostre azioni. Sappiamo benissimo che Marano è la città delle lettere anonime, ben 400 le lettere anonime in arrivate in prefettura, ci vuole una bella costanza per procedere con questo ritmo”.
Ma si rende conto, il primo cittadino, di ciò che dice e della gravità delle cose affermate in un contesto pubblico?
- Chi ha detto al sindaco che ci sono 400 lettere anonime in prefettura contro l’amministrazione?
- E’ stata la prefettura in forma ufficiale?
- E’ una fuga di notizie? E se lo è, in consiglio comunale si riportano le fughe di notizie o notizie non ufficiali?
- E’ plausibile che un accesso ispettivo nasca su lettere anonime e non, come invece è nella realtà, sulla scorta di informative delle forze di polizia?
- C’è qualcuno, dunque, in prefettura che fornisce notizie al sindaco?
- Se sì, chi è e con quale autorità lo fa?
Abbiamo l’impressione che Morra abbia fatto un’altra grave gaffe.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews