Traffico illecito di rifiuti tra Campania e Puglia, 43 indagati

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alle prime ore di questa mattina è in corso l’esecuzione di numerose ordinanze di custodia cautelare da parte dei carabinieri del gruppo per la Tutela ambientale e la Sicurezza energetica di Napoli, nell’ambito di un’inchiesta per traffico illecito di rifiuti, provenienti prevalentemente dalla regione Campania e abbandonati in capannoni in disuso della provincia di Taranto e Matera e in aree agricole della provincia di Cosenza.

Sarebbero circa 4mila le tonnellate di rifiuti speciali stoccati illecitamente dall’organizzazione. Sono 43 i nomi iscritti nel registro degli indagati, dei quali 9 raggiunti da misura di custodia cautelare. Si tratta perlopiù di organizzatori dei trasporti, intermediari e gestori formali e di fatto delle società responsabili. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Lecce, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, scaturisce da una serie di accertamenti partiti nel giugno del 2023 e che ha coinvolto diverse province italiane. Oltre quella di Napoli, anche Caserta, Avellino, Bari, Taranto, Brindisi, Bat, Matera, Cosenza, Campobasso, Viterbo e Potenza.

L’inchiesta

L’inchiesta si è avvalsa di intercettazioni, pedinamenti e videoriprese. Secondo quanto accertato dai carabinieri del Noe, alcuni tra gli indagati avrebbero utilizzato un’autorizzazione ambientale fittizia per un impianto di trattamento rifiuti a Viterbo, rifiuti poi in realtà finiti in Puglia dalla Campania o dalla stessa Puglia.
Si tratta di rifiuti speciali (soprattutto scarti di lavorazioni tessili e meccaniche) raccolti in balle e caricati su camion per infine venire trasportati in capannoni in disuso o in terreni di campagna e lì abbandonati se non dati anche alle fiamme.

I militari hanno stimato il giro d’affari intorno al milione di euro. Sono state sequestrate tre società tra le province di Napoli, Viterbo e Avellino, oltre che tre capannoni industriali in provincia di Taranto e di Cosenza, due terreni agricoli nel Cosentino e 25 automezzi nella provincia di Brindisi.

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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