Da giorni esponenti dell’opposizione, o presunti tali, si accusano a vicenda. E’ la questione scuola a San Rocco il teatro dello scontro ed anche la fotografia di come sia messa la minoranza, per gran parte affine al sindaco e alla sua giunta.
Come sapete, nei giorni scorsi – dopo mesi di polemiche tra le parti, con i titolari dell’immobile e il sindaco a battibeccare tra loro – è stato raggiunto un accordo che prevede la stipula di un nuovo contratto tra le parti. Il vecchio era stato revocato dagli ex commissari, che avevano deciso di dirottare i ragazzi in un bene confiscato e in un bene, il Galeota, fino a poco tempo fa nelle disponibilità del Comune ma poi tornato ai proprietari.
Le vere questioni, però, non vengono toccate da nessuno, soprattutto dalle paladine della pseudo legalità.
E allora, come sempre, ci proviamo noi.
- L’immobile dei D’Ambra è stato condonato, ma dovrebbe essere utilizzato come civile abitazione.
- Senza un cambio di destinazione, da avallare in Consiglio comunale, è possibile riaprire e consentire di fare lezioni in quell’immobile?
- Cosa ne pensano i carabinieri, i vigli urbani, le forze dell’ordine in generale, l’ufficio tecnico comunale e la segretaria generale?
- Il condono concesso dal Comune, ripetiamo, prevede che l’immobile dei D’Ambra sia utilizzato per scopi non pubblici ma privati. Quindi è tutto ok o serviranno altri passaggi burocratici? E se sì, come ci fu chiarito da autorevoli esponenti dell’ufficio tecnico, quando saranno espletati?
- E l’agibilità può essere concessa e da chi in assenza di lavori di adeguamento strutturale? Sono previsti? Quando saranno realizzati? E per il cambio eventuale di destinazione d’uso non sono necessari prima i lavori di adeguamento?