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Qualcosa si è inceppato. Sulla questione di Via Vallesana troppe parole sono state spese e molto e’ stato fatto, eppure resta una delle vicende ancora irrisolte della città. Qualcosa si è inceppato! Ma riepiloghiamo la vicenda. in data 6 ottobre 2022, il fabbricato sito in Marano di Napoli alla Via Vallesana 15, è stato interessato da fenomeni di dissesto per i quali, a seguito di intervento dei VV.FF, del Comando Provinciale di Napoli, venivano riscontrate criticità all’androne del fabbricato e all’attiguo locale tali da disporre lo sgombero di luoghi (con diffida a non praticare gli stessi) e l’esecuzione di verifiche strutturali dello stabile e dei relativi sottoservizi. Per effetto di quanto sopra, il Comune di Marano, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità, in data 7/10/22 emetteva nei confronti dei proprietari degli immobili di Via Vallesana n.15 l’ordinanza contingibile ed urgente numero 13 intimando ai proprietari la non praticabilità dei luoghi (come già diffidato dai VV.FF) e l’esecuzione di verifiche strutturali, del sottosuolo e dei sottoservizi,con obbligo di produrre apposita certificazione attestante la messa in sicurezza delle zone interessate dall’evento di dissesto, nonché l’agibilità e l’abitabilità di tutto lo stabile.
I proprietari dello stabile, in ottemperanza alla predetta ordinanza, a seguito di nomina di un tecnico di loro fiducia, come soluzione provvisoria per la messa in sicurezza del fabbricato e dei luoghi, a tutela della privata e pubblica incolumità, provvedevano, con ditta specializzata, al puntellamento dell’edificio a mezzo di elementi in legno a contrasto posti sulla prospiciente sede stradale. I proprietari dell’immobile promuovevano un Accertamento Tecnico Preventivo dinanzi al Tribunale di Napoli Nord -R.G.N.1560/2023, ove veniva nominato C.T.U. l’Ing. Palma, al quale il GU sottoponeva i seguenti quesiti: – accerti il C.T.U. previo esame degli atti di causa e descrizione dello Stato dei luoghi se negli immobili per cui è causa si siano verificati i danni descritti nel ricorso; – riferisca se negli immobili per cui è causa si sia verificato il cedimento strutturale descritto nel ricorso: – verifichi le cause dei riscontrati danni e cedimenti; – Indichi i lavori necessari per mettere in sicurezza l’edificio in questione e per il ripristino dell’unità immobiliare quantificando i costi ed i tempi per l’esecuzione dei detti lavori per l’esecuzione dei detti lavori. il C.T.U., depositava la relazione tecnica, rispondendo ai quesiti posti dal Giudice, concludendo in sintesi che la causa dei danneggiamenti lamentati al fabbricato e all’unità immobiliari adiacenti erano associabili al guasto della tubazione della condotta idrica cittadina presente sul tratto di strada di via Vallesana antistante il prospetto sud del compendio immobiliare.
Il CTU stimava in complessivi € 205.381,12 l’importo dei soli lavori da eseguire sulle strutture edilizie oggetto dei fenomeni di dissesto a cui andavano aggiunte le spese tecniche, stimate dal tecnico dell’amministrazione in euro 63.011.19 per addivenire ad un totale di euro 274.554,46. Alla luce di quanto cristallizzato dal tribunale di Napoli Nord, veniva avviata una trattativa al fine di raggiungere un accordo con i proprietari ed evitare l’istaurazione di un giudizio di merito nei confronti del Comune, che lo avrebbe visto inesorabilmente soccombente, viste le conclusioni del CTU.
Raggiunto un accordo vantaggioso per entrambe le parti, acquisiti i pareri tecnici e dei revisori dei conti, la bozza di transazione pervieniva alla Commissione bilancio (proprio una di quelle oggetto di polemiche per il ricoscimento ai propri membri del gettone di presenza previsto per legge!) ove venivano evidenziate alcune criticità che hanno portato ad un fitto confronto con i vertici dell’amministrazione comunale, con assessori e con il presidente del collegio dei revisori. Confronto, che ha visto fondate le osservazioni della Commissione e che ha permesso di pervenire alla bozza di transazione poi approvata dal Consiglio Comunale nel mese di settembre. Fin qui la politica ha fatto la sua parte, ma cosa si è inceppato? Ad oggi infatti, nonostante il lavoro e l’impegno della politica si sia esaurito, la strada non è stata ancora riaperta.
Da informazioni assunte gli importi concordati non sono stati ancora erogati ai proprietari e, per questo motivo, forse non sono ancora iniziati i lavori per la riapertura di Via Vallesana. Forse l’accordo approvato in consiglio comunale giace su qualche scrivania a prendere polvere? Oppure è sorto qualche problema in capo ai proprietari che gli impedisce di ricevere il pagamento concordato? Sul punto non vi sono certezze. Certamente alcuna rilevanza nella vicenda può avere l’eventuale presenza di presunte e lontane parentele, anche perché chi scrive ha la certezza che se qualche notizia criminis fosse emersa, sarebbe stata prontamente denunciata alle autorità. Certamente resta il rammarico che anche quando la politica è solerte ed attenta nell’affrontare alcune vicende, c’è sempre qualcosa che inevitabilmente va storto!
Nota stampa Consigliera Barbara Schiattarella