Da Quarto alla circumvallazione esterna, a ridosso tra Mugnano e Villaricca, alle zone di Giugliano meno centrali o nei pressi dello stadio. Stanno costruendo di tutto e di più, come se non vi fosse un domani. Abbiamo lanciato gli allarmi mesi e mesi fa, ma purtroppo le forze di polizia non hanno le risorse per approfondire certe tematiche. Si lavora, perlopiù, dietro segnalazioni e denunce. Indagini, su determinate tematiche, se ne fanno pochissime e solo quando qualche magistrato fiuta il grande caso. Colate di cemento a morire, per abbattimenti e ricostruzioni, con annesse volumetrie aggiuntive, consentite dai piani casa regionali; vecchie concessioni, vecchie lottizzazioni, edifici di 10 piani. Uno scempio totale del territorio, ma questa volta legalizzato, non come quello degli anni Ottanta. Il cemento è ovunque e dietro il cemento si nascondono, in taluni casi, anche capitali da riciclare. La camorra sta facendo affari come non mai con edilizia e caffetterie e distributori di benzina, queste ultime sorte come funghi soprattutto a Marano.
Tornando all’edilizia, il giochino è più o meno chiaro: le amministrazioni locali perdono tempo nell’approvare i Puc e nel frattempo il suolo consumabile viene consumato. Solo quando le grandi lobby e i costruttori avranno finito, allora saranno approvati i piani urbanistici, se lo facessero ora le norme di salvaguardia impedirebbero di realizzare altri scempi.
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