54 anni. Un’operazione ordinaria, peraltro con una squadra che ha elementi di grande esperienza e specializzazione, con anni e anni di lavoro alle spalle. Nessuna avvisaglia in precedenza. Ma il trenino non arriverà a destinazione: i freni non funzionano, il vagone deraglia e si schianta contro la parete del tunnel prima e poi contro la “talpa”. L’impatto è terribile e ad alta velocità. Agliottone e Pannone riescono a lanciarsi dal vagoncino e a salvarsi, anche se resteranno feriti, Russo non ce la fa e muore dilaniato nell’incidente
I feriti
Alcune ore dopo lo schianto i vigili del fuoco, scesi in galleria con le bombole per via del monossido di carbonio, non avevano ancora recuperato il corpo dell’operaio. Pannone viene trasportato al Cardarelli in codice rosso, con uno schiacciamento del torace; Agliottone all’ospedale del Mare, con sospette fratture a una gamba e a una vertebra. In galleria c’era anche una quarta persona, rimasto illeso ma sotto choc, che sarebbe riuscito a dare immediatamente l’allarme ai colleghi in superficie.
Le ipotesi
Entrando all’interno del cantiere, dopo un brevissimo tratto in discesa, a sinistra – nell’area circondata da alcuni container – c’è una scala. Da qui inizia il percorso che porta al sottosuolo. Ed è qui che si radunano, immediatamente dopo l’incidente, i colleghi sconvolti. Facce attonite, poca voglia di parlare. Bocche cucite anche dai referenti dell’azienda presenti sul posto. Nella palazzina che ospita gli uffici, sistemata proprio di fronte, i poliziotti del commissariato di Poggioreale, arrivati subito sul posto insieme ai mezzi dei vigili del fuoco e alle ambulanze, ascoltano i circa dieci lavoratori che in quel momento si trovavano nel cantiere. Sul posto c’è il pm di turno in Procura Giuliana Giuliano, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Simona Di Monte, a capo del pool che si occupa di infortuni e sicurezza sul lavoro.
Aperta un’inchiesta per omicidio colposo e lesioni colpose. Sulla dinamica, come è ovvio, per adesso non ci sono certezze. Ma da subito un’ipotesi prende corpo, quella di un guasto ai freni del mezzo meccanico, e resta la più accreditata. Sotto i riflettori, dunque, un problema di manutenzione piuttosto che un errore umano. Lo conferma il sindaco Gaetano Manfredi, che esprime «dolore e vicinanza alle vittime dell’incidente» e aggiunge che «per il guasto ai freni si sarebbe perso il controllo di un locomotore che stava trasportando un carrello». Proprio l’avaria all’impianto, nella lunga curva della galleria, avrebbe fatto perdere il controllo del mezzo.